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MUTAZIONE

di Giuseppe Montalenti - Enciclopedia Italiana (1934)
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MUTAZIONE

Giuseppe Montalenti

. Termine introdotto in biologia dal botanico olandese H. De Vries, nel 1901, per indicare le variazioni ereditarie da lui trovate in una pianta, l'Oenothera lamarckiana, e la cui esistenza fu poi riscontrata in numerose altre piante e animali. Spesso le mutazioni si riconoscono dalle variazioni non ereditarie (modificazioni) perché sono saltuarie, o discontinue, non rientrano cioè nella curva normale di variabilità per quel carattere o quei caratteri che interessano. Già il Darwin aveva riconosciuto alcune variazioni, che, appunto per il loro carattere saltuario, aveva chiamato sports o single variations, senza peraltro riconoscere la diversità essenziale fra queste e le variazioni che oggi sappiamo non ereditabili. La genetica in questi ultimi anni ha dato grande sviluppo allo studio delle mutazioni; ne ha riconosciute molte che non si distinguono apparentemente dalle modificazioni; e ha anche trovato alcuni mezzi per produrle sperimentalmente (temperatura elevata, raggi X). Le mutazioni sono le sole variazioni ereditarie che si conoscano, e sono quindi le sole su cui possa aver presa la selezione. Sono esse, pertanto, l'unico meccanismo di evoluzione finora sperimentalmente dimostrato; sono però relativamente rare e constano per lo più di alterazioni di minima entità, sicché non sembrano sufficienti a spiegare tutto l'imponente fenomeno dell'evoluzione (v. eredità; evoluzione; genetica).

In geologia il Waagen (1869) chiamò mutazioni gli stadi evolutivi che si susseguono nei varî strati geologici.

Per la mutazione della voce, v. voce.

Vedi anche
ereditarietà ereditarietà Proprietà caratteristica degli esseri viventi di trasmettere alla progenie, per mezzo del patrimonio genetico, le informazioni relative ai caratteri morfologici e fisiologici ( eredità o patrimonio ereditario). Le prime descrizioni sui meccanismi dell’ereditarieta sono dovute, nella seconda ... genetica Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo si parla di genetica somatica) sia da una generazione all’altra ... selezióne naturale selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale (1859). Darwin, osservando le differenze fra specie affini viventi nelle diverse isole dell'Arcipelago ... Hugo De Vries De Vries ‹dë vrìis›, Hugo. - Botanico olandese (Haarlem 1848 - Lunteren, Gheldria, 1935), professore di botanica ad Amsterdam dal 1878 al 1918. Socio straniero dei Lincei (1902). Si occupò di fisiologia vegetale, specialmente della permeabilità del protoplasma e del turgore; scoprì il fenomeno della ...
Altri risultati per MUTAZIONE
  • mutazione
    Dizionario di Medicina (2010)
    Fenomeno di variazione della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti fisici o chimici (mutageni). La m. può verificarsi a livello di un singolo gene (m. genica o puntiforme) o nella struttura dei cromosomi (m. cromosomica) o nel numero dei cromosomi (m. genomica); tale variazione ...
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    Enciclopedia on line
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  • mutazioni puntiformi
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  • MUTAZIONE
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XXIV, p. 165) Giuseppe Montalenti Nel 1880 H. de Vries (v., XII, p. 711) trovò presso Hilversum in Olanda una pianta, la Oenothera lamarckiana che, sfuggita da qualche giardino, si era rinselvatichita e andava riproducendosi abbondantemente. Il botanico osservò che nel luogo dove aveva trovato l'Oenothera, ...
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Vocabolario
mutazióne
mutazione mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
mutazionismo s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua...
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