Poeta ucraino (Kybinci, Poltava, 1892 - Kiev 1937). Dopo aver pubblicato versi d'ispirazione lirico-elegiaca, diede il primo impulso al futurismo ucraino, del quale è considerato il fondatore e teorico, con le raccolte Derzannia ("Sfide", 1914) e Kverofuturizm ("Querofuturismo", 1914), cui seguì la più meditativa Krapki i pljami ("Punti e macchie", 1915). Dopo il 1917 si fece propugnatore, con scritti programmatici e con la fondazione del gruppo Nova generacija ("Nuova generazione", 1927-31), di un futurismo permeato da un forte impegno politico, esemplificato anche nella sua vasta produzione poetica. Visto con ostilità dal regime, fu arrestato e fucilato.