MYS (Μῦς, Mys)
1°. - Toreuta greco celebre soprattutto per i suoi vasi d'argento e d'oro cesellati. La sua cronologia è data dall'esecuzione dello scudo cesellato con scene della centauromachia su disegno di Parrasio per la grande statua bronzea di Atena Pròmachos fidiaca sull'Acropoli, eseguita intorno al 450 a. C. (Paus., i, 28, 2). Poiché le fonti dicono che Parrasio fu attivo intorno alla epoca della guerra del Peloponneso, si è pensato che lo scudo fosse aggiunto dopo, ma forse è possibile far risalire già alla metà del secolo l'opera di Parrasio e di Mys. Eseguì inoltre uno skỳphos con Ilioupèrsis su disegno dello stesso Parrasio (Athen., xi, 782 B), con nodo di Eracle sulle anse (cfr. Athen., xi, 500 a). Plinio (Nat. hist., xxxiii, 155) ricorda nel tempio di Dioniso a Rodi uno skỳphos cesellato con sileni e amorini; Properzio (iii, 9, 14) loda la decorazione di acanto che si piega molle nei suoi fini ceselli; Marziale parla di una sua patera d'oro (xiv, 95) e lo nomina insieme con Mirone, Mentor, Policleto (viii, 51), Plinio con Akragas, Boethos. In un'iscrizione di Atene del 334-33 a. C. circa è nominato fra altri toreuti un M. figlio di Hermias, forse un discendente.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, nn. 595, 637, 1720, 2167, 2168, 2181, 2183; H. Brunn, Geschichte der griech. Künstler, Stoccarda 1889, II, p. 409; E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung, II, Monaco 1923, p. 694; G. Rodenwaldt, in Jahrbuch, XLI, 1925, p. 200; E. Bielefeld, Archaeologische Vermutungen, Würzburg 1938, p. 10 ss. (per la cronologia di Parrasio).