N’Djamena Città capitale del Ciad (1.322.679 ab. nel 2017). Sorge in posizione periferica, presso il confine con il Camerun, sulla riva destra del fiume Chari, un centinaio di km a S del bordo meridionale del Lago Ciad. Il clima è di tipo tropicale, con estati molto calde e precipitazioni intorno ai 650 mm annui.
Fondata dai Francesi con il nome di Fort-Lamy (conservato fino al 1974) per svolgere funzioni prima militari e poi amministrative, ha mantenuto in buona parte la fisionomia di città coloniale, sebbene la massiccia immigrazione dal resto del paese abbia determinato la nascita di quartieri periferici con tratti simili ai villaggi da cui provengono gli inurbati. È il maggior centro industriale del Ciad, con stabilimenti alimentari (impianti di macellazione, oleifici). In seguito al rinvenimento di giacimenti petroliferi, nel 2004 sono stati inaugurati una raffineria e l’oleodotto (finanziato dalla Banca Mondiale), che trasporta il petrolio fino al porto di Kribi (Camerun). È sede di università e dispone di un aeroporto, in gran parte ricostruito negli ultimi anni Ottanta perché gravemente danneggiato nel corso della guerra civile.