Secondo re dell'impero neobabilonese (604-562 a. C.), portò lo stato alla massima potenza. Si distinse come generale valoroso, sconfiggendo gli Egiziani nella battaglia di Carchemish (605). Salito al trono, continuò le campagne di guerra all'Occidente, sottomettendo la Palestina e conquistando Gerusalemme nel 586; d'altro lato, con abile politica di amicizia verso i Medi, del cui re sposò una figlia, si assicurò la tranquillità ai confini orientali. All'interno, si rese famoso per una serie di opere architettoniche; fece costruire un monumentale sistema di difesa intorno a Babilonia; elevò un magnifico palazzo; edificò o riedificò templi, ornandoli di doni preziosi. Le iscrizioni del tempo sono in massima parte dedicate a queste opere di pace, conformemente alla tradizione dei sovrani babilonesi.