Nabucodonosor II
Secondo re dell’impero neobabilonese (m. 562 a.C.). Portò lo Stato alla massima potenza. Si distinse come generale valoroso, sconfiggendo gli egiziani nella battaglia di Carchemish (605). Sultano dal 604, continuò le campagne di guerra all’Occidente, iniziate dal padre Nabopolassar, sottomettendo la Palestina e conquistando Gerusalemme (587), la cui popolazione fu deportata. Con abile politica verso i medi, del cui re sposò una figlia, si assicurò la pace ai confini orientali. Curò la riorganizzazione del Paese e le grandi opere architettoniche. A lui risalgono le fortificazioni di Babilonia, un magnifico palazzo, i giardini pensili, la ziqqurat (la «torre di Babele») e il tempio di Marduk. Parte di quest’ultimo complesso, la porta di Ishtar (ora a Berlino) era rivestita di mattoni smaltati e colorati e decorata con file di animali mitici. Le iscrizioni del tempio sono in massima parte dedicate alle opere di pace, conformemente alla tradizione dei sovrani babilonesi.