NAG HAMMADI
. Località dell'Alto Egitto, l'antica Chenoboskion. Scavi clandestini vi hanno riportato alla luce nel 1945 o 1946 un'intera biblioteca di tredici codici papiracei, talvolta frammentari talvolta mantenuti fin nella legatura, che contengono in una versione in lingua copta la più importante serie di scritti gnostici che sia pervenuta fino a noi. Con l'eccezione di alcuni fogli passati in Svizzera alla Fondazione Jung, i manoscritti sono stati acquistati fin dal 1946 dal Museo Copto del Cairo ma per varie circostanze solo dal 1952 sono stati a disposizione degli studiosi. Una commissione internazionale si è occupata del restauro dei singoli fogli, poi di un'edizione fotografica, quindi di un'edizione critica tuttora in corso. Fra le opere trasmesse, un certo numero sono apocrifi che affiancano testi canonici cristiani (Apocrifo di Giovanni in 3 copie, Vangelo di Tomaso, Vangelo di Filippo, Vangeli degli Egiziani; le Apocalissi di Paolo, di Iacopo, di Pietro, di Adamo; gli Atti di Pietro e dei 12 apostoli), altre invece sono più autonome (Evangelium Veritatis, Trattato delle Tre Nature, Ipostasi degli Arconti, Sophia Jesu Christi, Il perfetto Nous, la Dottrina originale, Il Secondo Logos del grande Seth, la Stele di Seth, il Significato della Gnosi, l'Allogenes, l'Altissimo, la Protennoia, ecc.). Di questi testi lo studio è comunque in gran parte da fare.
Bibl.: J. Doresse, Les livres secrets des gnostiques d'Égypte, Parigi 1958; M. Krause, P. Labib, Die drei Versionen des Apokryphon des Johannes im Koptischen Museum zu Alt-Kairo, Wiesbaden 1962; M. Krause, Der koptische Handschriftenfund bei Nag Hammadi. Umfang und Inhalt, Mitt. Deutsch. Arch. Inst. Kairo, XVIII (1962), pp. 121-32.