NAGPUR (A. T., 93-94)
Città dell'India Britannica, capoluogo delle Provincie Centrali, all'incirca a uguale distanza tra Bombay e Calcutta e quindi tra il Mare Arabico e il Golfo di Bengala, posta presso un affluente del Godavari, al centro d'una regione collinosa ben coltivata a cotone e a grano. La città indigena, che ha vie strette e numerose e consta di case d'argilla addossate l'una all'altra, è dominata a occidente da una pittoresca fortezza (Sitabaldi), 347 m. sul mare. Come capoluogo d'una delle più importanti provincie dell'impero indiano, ha importanza commerciale, amministrativa e culturale; i principali edifici pubblici, per lo più isolati, hanno trovato posto a occidente della città antica (Civil station, fondata nel 1818).
Gli abitanti, che erano 98 mila nel 1881 e 150 mila nel 1911, sono ora (1931) 215.003. Vi sono officine tessili, che lavorano specialmente la lana e il cotone; e anche fabbriche di broccati. Nei dintorni si producono in quantità agrumi molto pregiati.