Goldin, Nan
Goldin, Nan (propr. Nancy)
Artista e fotografa statunitense, nata a Washington il 12 settembre 1953. Formatasi (1969-1972) alla Satya Community School di Lincoln (Massachusetts), nel 1973 ha tenuto la sua prima mostra personale (Project Inc. Cambridge, Massachusetts). Dopo un perfezionamento alla Imageworks di Cambridge, si è specializzata alla School of the Museum of Fine Arts di Boston (1974-1977). Trasferitasi a New York (1978) ha iniziato a elaborare un diaporama, The ballad of sexual dependency - opera realizzata selezionando e giustapponendo un consistente numero di diapositive a colori scattate in differenti periodi - , con cui ha costruito microstorie e che, negli anni tra tra il 1981 e il 1996, è stato più volte presentato, con qualche variante, in musei, cinema, club e festival cinematografici. Da questo lavoro ha tratto anche una pubblicazione (1986) con cui ha vinto il Premio Kodak (1987, Arles, Rencontres internationales de la photographie). Nel 1985 è stata presente alla Biennale del Whitney Museum di New York. Dal 1991 a Berlino, per tre anni ha partecipato al progetto per i giovani artisti DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst, Künstlerhaus Worpswede). Nella sua ricerca è stata sempre particolarmente interessata al ritratto; fin dall'età di quindici anni ha fotografato a più riprese la sua famiglia - nonostante le difficoltà di rapporti con essa, resi più complessi dal suicidio di una sorella - della quale ha ripetutamente indagato e colto le peculiarità fisiche e psicologiche. I suoi stessi amici, con le loro storie, vicissitudini e tragedie (omosessualità, travestitismo, tossicodipendenza, prostituzione, malattia, violenza) sono stati oggetto della sua ricerca: si ricorda, in particolare, la pubblicazione Cookie Mueller, 1949-1989 (1990, dedicata a un'amica morta di AIDS nel 1989). G. ha fissato con la fotografia anche momenti cruciali della propria vita: nel 1984, dopo essere stata picchiata a sangue da un amico e, nel 1988, durante le cure per disintossicarsi dalla droga.
Dopo aver viaggiato a lungo e aver soggiornato a Londra e a Luxor, nel 2001 si è trasferita a Parigi.
Tra i premi ottenuti, si ricordano: Englehard dell'Institute of Contemporary Art di Boston (1986), Camera Austria for Contemporary Photography (1989), Mother Janes Documentary Photography (1990), National Endowment Arts Grant Washington, DC (1990), L. C. Tiffany Foundation (1991), Brandeis (1993). Notevoli fra le sue pubblicazioni: The other side (1992, raccolta di fotografie su travestiti e transessuali), Vakat (1993, in collaborazione con J. Sartorius, fotografie di stanze d'albergo esposte alla Biennale del Whitney Museum), Tokyo love (1994, in collaborazione con N. Araki, foto di giovani di Tokyo), Double life (1994, in collaborazione con D. Armstrong, foto di amici incontrati nell'arco di venticinque anni), Ten years after (1998, in collaborazione con G. Costa, fotografie dell'Italia e di Napoli), The devil's playground (2003, in collaborazione con J. Jenkinson, raccolta di varie fotografie). Ha realizzato anche un film (I'll be your mirror, 1996, in collaborazione con E. Coulthard e R. Colon per la BBC), premiato, lo stesso anno, al Festival internazionale del cinema di Berlino come migliore documentario cinematografico omosessuale. Le sono state dedicate varie retrospettive, tra cui una a New York (1996, Whitney Museum of American Art, poi itinerante in Europa). Sempre nel 1996, G. è stata presente anche alla Biennale di Sydney. Da ricordare, fra le sue personali, quella di Parigi (2001, Centre G. Pompidou), poi itinerante (2002-03) a Londra (Whitechapel Art Gallery), a Madrid (Museo Reina Sofia), a Porto (Fundaçao Serralves), a Torino (Castello di Rivoli), infine a Varsavia (Castello Ujazdowski); tra le performances, Sæurs, saintes et sibylles (2004, Parigi, Chapelle Saint-Louis de la Salpêtrière, settembre-novembre 2004).
bibliografia
I'll be your mirror, Whitney Museum of American Art, ed. N. Goldin, D. Armstrong, H.W. Holzwarth, New York 1996 (catalogo della mostra).
G. Costa, Nan Goldin, London 2001, 20052.