NAN-NGAO (A. T., 99-100)
Isola della Cina, chiamata anche Namoa, dalla pronuncia dialettale del nome, situata in faccia alla baia di Swatow, lungo la costa del Kwang-tung, presso il confine del Fu-kien. Ha circa 20 km. di lunghezza ed è molto popolata; alcune vette dell'isola raggiungono da 500 a 600 metri. Gli abitanti sono in gran parte pescatori. Per molti decennî, al principio del secolo XIX, l'isola servì di deposito per il commercio dell'oppio e per la tratta degli schiavi. L'oppio proveniente dall'India veniva poi introdotto in Cina con la complicità delle autorità cinesi, le quali vi avevano istituito una stazione navale per la sorveglianza delle coste del Kwang-tung e del Fu-kien. L'isola fu visitata da F.C. Gutzlaff nel 1832 e dal botanico R. Fortune nel 1845.
Bibl.: F. C. Gutzlaff, Journal of three voyages along the coast of China, Londra 1834; R. Fortune, Two visits to the tea countries of China, Londra 1853; H. Murray, China, Edimburgo 1843; H. B. Morse, The international Relations of the Chinese Empire, Londra 1910, I, p. 180.