narco-cartello
s. m. Accordo monopolistico fra i trafficanti di stupefacenti.
• Il direttore dell’Unodc [Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine] spiega che «il coinvolgimento dei talebani nel traffico di droga permette loro di finanziare una macchina da guerra sempre più complessa e geograficamente vasta». Ma non solo: «I narco-cartelli che proliferano oggi in Afghanistan e nei Paesi vicini ‒ rimarca [Antonio Maria] Costa ‒ stanno annullando la distinzione tra affari e ideologia». (Umberto De Giovannangeli, Unità, 23 ottobre 2009, p. 32, Esteri) • In Tamaulipas, alla frontiera con il Texas, rotolano le teste mozzate. Battaglia ancora più dura perché oltre alle rivalità tra i narco-cartelli è esploso un regolamento di conti tra due fazioni dei Los Zetas, i peggiori nel ricorso alla violenza. (Guido Olimpio, Corriere della sera, 12 giugno 2016, p. 25, Idee & opinioni).
- Composto dal confisso narco- aggiunto al s. m. cartello.