nasometro
s. m. (scherz. iron.) Strumento di misurazione a naso, approssimativa e intuitiva.
• C’è stata una lunga stagione, che non tornerà più, in cui i politici di lungo corso misuravano gli orientamenti degli elettori affidandosi soprattutto a uno strumento particolarissimo che si chiamava nasometro, andava un po’ a spanne, ma difficilmente tradiva. Non erano né maghi né cani da tartufo. Non avrebbero mai potuto esercitare, tramite il nasometro, il loro innegabile fiuto se dietro non ci fossero stati partiti in carne e ossa (grandi, medi e anche piccini), assai radicati nella società e dotati di antenne capaci di captarne, assieme agli interessi e alle passioni, le speranze, le angosce e gli umori. (Paolo Franchi, Corriere della sera, 6 febbraio 2013, p. 36, Idee & opinioni) • [tit.] Che colpo col nasometro! [testo] È il caso, molto spesso, che porta alla scoperta golosa. Metti un mezzogiorno di traffico o una sera l’incidente di turno che ti blocca. L’esperienza mi ha insegnato di uscire dall’autostrada o di cambiare rotta in strade normali o addirittura, anche quando tutto fila liscio, di lasciar andare l’auto secondo il fiuto per una sosta godereccia. Sono tanti i posti giusti che ho trovato attraverso il nasometro. (Davide Paolini, Sole 24 Ore, 28 aprile 2013, p. 51, Tempo liberato) • [Matteo Renzi] Ammette che in Umbria il partito ha sofferto, ma alla minoranza chiede «l’onestà intellettuale» di non paragonare le Regionali al 40,8% delle Europee: «L’analisi del voto non si fa con il nasometro». (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 9 giugno 2015, p. 14, Politica).
- Composto dal s. m. naso con l’aggiunta del confisso -metro.
- Già attestato nel Corriere della sera del 4 maggio 1984, p. 3 (Alberto Mucci).