Vedi NASSO dell'anno: 1963 - 1995
NASSO (Νάξος Naxus)
L'isola maggiore dell'arcipelago delle Cicladi nel mar Egeo, famosa per il suo vino e per le cave di marmo (monte Drion, m 1003 sul mare). Fervida di vita durante tutta l'Età del Bronzo, che la vide prima dominata dalla cultura "cicladica", (v. cicladici, vasi) indi da quella micenea, in epoca storica appare abitata da genti di stirpe ionica, che ebbero il loro centro nella pòlis omonima, situata sulla costa nord-occidentale.
La sua massima prosperità si pone nei secoli VII e VI a. C., toccando l'apogeo con il tiranno Lygdamis (circa 550-525 a. C.), amico di Pisistrato e di Policrate: sotto di lui N. esercitò una vera talassocrazia nell'Egeo, ponendo sotto il suo protettorato anche il santuario di Delo. Presto però cominciò la decadenza. Dopo un primo attacco da parte dei Persiani nel 500 a. C., la città fu rasa al suolo e la popolazione venduta schiava nel 490 a. C., durante la spedizione di Dati contro l'Attica. Sostituitasi Atene alla Persia nel dominio dell'Egeo, N. fu la prima città a ribellarsi (466 a. C.), ma, vinta, fu successivamente costretta a subire la deduzione di una cleruchia. La sua storia non presenta in seguito avvenimenti di rilievo.
La città occupava il sito dell'omonimo capoluogo moderno dell'isola. L'insediamento più antico, risalente al Protocicladico, era sull'isoletta di Strongyle (oggi Palati). In età micenea l'abitato, che ha assunto ormai un ben definito carattere urbano, si trasferisce sulla costa antistante: ne restano avanzi di case e di un tardo muro di fortificazione, oltre a numerose tombe a fossa ed a camera. La continuità dell'insediamento è attestata dalle sepolture protogeometriche e geometriche. Il maggiore monumento della città arcaica è costituito dal grande tempio ionico, incompiuto, sorgente su Strongyle: della cella a tre navate resta ancora in piedi il solenne portale. Di incerta datazione sono le mura urbane ed il molo, di cui resta qualche traccia. Al principio dell'ellenismo si data invece un recinto con portici su tre lati di ordine dorico, simile al Delphinion di Mileto.
Un abitato preistorico, particolarmente fiorente in età tardo-micenea, è stato localizzato sulla costa settentrionale dell'isola, in località Grotta.
Un tempio arcaico di Demetra e Kore, a pianta quadrata di m 13 di lato, è stato scavato recentemente nell'interno dell'isola, a S del villaggio di Sangrì. Nel V sec. d. C., alla pari di altri edifici antichi, fu trasformato in basilica.
A Nasso esiste un museo locale.
Bibl.: K. Ziegler, in Pauly-Wissowa, XVI, 1933, cc. 2064-79, s. v. Naxos, n. 4; N. M. Kondoleon, in Πρακτικά, 1954, p. 330 ss.; Τὸ ῎Εργον, 1958, p. 165 ss.; 1959, p. 125 ss.; 1960, p. 186 ss.; Bull. Corr. Hell., LXXXV, 1961, p. 850 ss.