nastro
La voce indica, per similitudine, uno dei ‛ corni ', dei bracci della croce luminosa del cielo di Marte, lungo il quale si muove la gemma, cioè il lume che racchiude lo spirito di Cacciaguida: né si partì la gemma dal suo nastro, / ma per la lista radïal trascorse (Pd XV 22): " Dato all'astro il nome di ‛ gemma ', D. l'immagina col suo ‛ nastro ' o fettuccia, da portarla sul petto ovvero ad armacollo; o questo ‛ nastro ' o fettuccia era la medesima ‛ lista radial ' di essa croce " (Cesari); e si vedano anche le importanti osservazioni del Pézard (ad l.): " le mot... vient du francique ‛ nastila ', en bas latin ‛ nastale '. Or dans les Derivationes et le Catholicon... ‛ nastale ' est défini cingulum, vel fibula, quod restringit pallium circa collum, c'est-à-dire le cordon qui serre le col d'un vêtement (nastro est à rapprocher de l'ancien français nasle, ‛ lacet ') ".