BALBIANI, Natale
Figlio di Lorenzo, nacque a Lecco il 25 dic. 1836. Avviato dal padre all'arte organaria, ne continuò degnamente le tradizioni e fu il suo primo collaboratore. Trasferito già da Lorenzo il laboratorio a Milano, il B. vi iniziò una produzione intensa, attento al continuo perfezionamento e alle più moderne esigenze riguardanti la costruzione degli organi, partecipando cosi a quel movimento di riforma generale della musica sacra, sorto verso la fine del secolo XIX, che rese possibile anche il rifiorire dell'arte organaria italiana, parzialmente decaduta durante l'Ottocento. In breve egli vide consolidata con le sue opere (di cui si vuole ricordare in modo particolare la bellezza dell'intonazione dei principali e dei ripieni, dalla sonorità chiara, dolce, equilibrata) la fama della sua casa, alla quale, più tardi, si unirono anche i figli Celestino e Luigi (titolari della Casa Balbiani Vegezzi Bossi di Milano). Fra i lavori del B., di particolare rilievo è l'organo di Gradella (Lodi), opus 101, consegnato nel 1860: trovandosi suo ospite il celebre organaro Giacomo Vegezzi Bossi, questi gli fu prodigo di consigli, che il B. accettò grato e che furono il preludio di una amicizia affermatasi, nella generazione successiva, con vincoli di parentela e unione di tradizioni professionali.
Fra i molti organi costruiti dal B. si ricordano qui soltanto i più importanti: quello di S. Marco a Milano (1876), collaudato da A. Ponchielli e p. Bognetti; di S. Vittore al Corpo di Milano (1881), inaugurato da V. Petrali; del Teatro alla Scala di Milano (1887), inaugurato da F. Faccio e dal Petrali; della prepositurale di Casalbuttano (Cremona), a tre tastiere, inaugurato nel 1892 dal Bognetti e da F. Bassi; di S. Maria Podone (1892, Milano); in collab. con i figli Celestino e Luigi, quelli del Teatro Dal Verme di Milano (1908), inaugurato da T. Serafin; della chiesa di Fiorano al Serio (Bergamo), interamente tubolare, collaudato nell'ottobre 1908 da G. Mattioli; della basilica di Lecco (organo corale), inaugurato da G. Zelioli nel 1909; della primaziale di Pisa (1911), uno dei più perfetti (rifacimento del vecchio organo Agati-Tronci), collaudato dal Mattioli, F. Bassi, P. Amatucci e A. Luchi; di S. Pietro Martire ad Alzano Maggiore (1912), inaugurato da A. Donini, A. Bedini e E. Sala; della parrocchia di Cordevio (Valle Maggia, Canton Ticino), inaugurato nel 1912 da A. Ghilardi e F. Giulietti.
Alla precipua attività di costruttore del B. si deve per altro aggiungere quella, non meno rilevante, di restauratore. Il B. in effetti ha iniziato in Italia l'arte del restauro con continuità e scrupolosità, ma soprattutto con intenti artistici e storici; della sua onestà in proposito sono una prova i restauri da lui effettuati agli organi di Cassano d'Adda, Groppello Cairoli e Rivolta d'Adda (1864); di S. Giacomo al Campo (Cremona), collaudato nel 1868 da G. Bavelli; quelli di Tidolo (Cremona), collaudato nel 1869 da G. Ramella e di Lonate Pozzolo (1875), collaudato da P. Fumagalli; di S. Maurizio al Monastero Maggiore di Milano (1877), il vecchio organo di Giangiacomo Antegnati (1554); di S. Nicolao di Milano (1890); della basilica di S. Eufemia di Milano (1909), restaurato nella parte fonica e completamente rinnovato nel resto con applicazione della trasmissione pneumatica, collaudato da A. Nasoni, G. Terrabugio, L. Cervi, F. Chiesa e il Pacini; il vecchio organo Serassi della primaziale di Pisa (1911) e più di cinquanta altri strumenti, come risulta dall'elenco cronologico in possesso della famiglia.
Il B. morì a Milano il 22 ott. 1912.
Fonti e Bibl.: Oltre alle notizie fornite cortesemente dalla famiglia, E. Bontempelli, Storia dell'arte organaria ed organistica italiana,in M. E. Bossi. Il compositore. L'organista. L'uomo. L'organo in Italia,Milano 1934, p. 209; collaudi di organi in Musica Sacra,XXXII (1908), n. 10, p. 151; XXXIII (1909), n. 12, p. 184; XXXV (1911), n. 12, p. 188; XXXVI (1912), n. 7, p. 103; n. 10, p. 151; C. Moretti, L'organo italiano..., Cuneo 1955, p. 33; Diz. Ricordi della Musica e dei Musicisti,Milano 1959, p. 94; Diz. musicale Larousse,Milano 1961, p. 132.