Nauru
Geografia umana ed economica
Stato insulare dell'Oceania. All'ultimo censimento, che risale al 1992, la popolazione era stimata in 9919 ab.; non esiste una capitale vera e propria, Yaren è il centro principale nonché sede del governo.
Per anni la maggiore attività economica di N. è stata rappresentata dallo sfruttamento di grandi depositi di fosfati, tuttavia, in seguito al loro esaurimento, il Paese è rimasto privo di risorse ed è entrato in una crisi finanziaria senza precedenti. Tutti i beni di consumo debbono essere importati e l'isola non produce praticamente nulla. I redditi che l'industria estrattiva aveva procurato a partire dagli anni Settanta sono stati dilapidati senza che fosse avviata nessuna vera politica di diversificazione delle attività produttive. Sul Paese si sono concentrati sospetti di collusione con gli ambienti del terrorismo internazionale, di conseguenza gli Stati Uniti hanno interdetto ogni contatto con l'isola. Dal 2001 una fonte di introiti è rappresentata dal campo d'accoglienza che l'Australia ha installato per gli immigrati che cercano asilo politico nel Paese. *
Storia
di Paola Salvatori
La vita politica di N., una delle più piccole repubbliche del mondo, continuò a essere caratterizzata, nei primi anni del 21° sec., da una forte instabilità generata dalle tensioni tra i due principali schieramenti dell'isola legati, più che a precisi programmi politici, al prestigio dei singoli leader e alla loro capacità di mantenere uniti i 18 membri del Parlamento. Dopo le elezioni dell'aprile 2000 si alternarono ripetutamente alla presidenza R. Harris e B. Dowiyogo, costretti a dimettersi perché sfiduciati dall'assemblea legislativa, la stessa che tornò tuttavia a rieleggerli nel giro di pochi mesi. Dopo la morte di Dowiyogo (marzo 2003) la carica di presidente venne assunta da D. Giura, che rimase in carica fino allo svolgimento delle nuove elezioni politiche avvenuto nel maggio 2003. In seguito alla formazione del nuovo Parlamento fu eletto capo dello Stato L. Scotty che, rimpiazzato ad agosto nuovamente da Harris, tornò a rivestire la carica nel giugno 2004 e fu riconfermato dopo le elezioni del 2005. Questi continui mutamenti ai vertici dello Stato resero ancora più difficile trovare una soluzione ai gravissimi problemi finanziari in cui si dibatteva il Paese, acuitisi in seguito alle sanzioni imposte nel dicembre 2001 dalla Financial Action Taske Force (FATF, un'organizzazione internazionale nata nel 1989 per iniziativa dei G7), per la mancata regolamentazione del sistema bancario del Paese, considerato un centro di riciclaggio del denaro sporco e di finanziamento di attività terroristiche. Le pressanti richieste della comunità internazionale indussero il governo a prendere provvedimenti e nel corso del 2004 venne promulgata una legislazione più restrittiva in materia di credito. Il brusco peggioramento della situazione finanziaria dello Stato, ormai sull'orlo del fallimento, indusse il governo, nell'ottobre 2005, a lanciare un appello alla comunità internazionale per ottenere nuovi fondi; nello stesso mese la FATF decideva di togliere le sanzioni.