NAVIGLIO DA DIPORTO
DIPORTO (XXIV, p. 450).
(p. 453). - Il gioco dei fiocchi è costituito dalla trinchettina (con o senza mazza), che è il fiocco stabilito nell'immediata vicinanza dell'albero, e dai due fiocchi consueti (fiocco e fiocco volante) portati dal bompresso (corta asta, quasi orizzontale, che sporge dalla ruota di prua; fr. beaupré; sp. bauprés; ted. Bugspriet; inglese bow sprit). I fiocchi possono essere sostituiti soprattutto in regata, a seconda delle andature, con altri (per es., il fiocco a pallone per l'andatura a vento largo e a mezza nave; questo di solito viene issato al posto del controfiocco e copre tutto il triangolo prodiero; ci sono poi dei fiocchi più grandi o più piccoli, più o meno piatti, che sostituiscono il fiocco nell'andatura di bolina, a seconda dell'intensità del vento). Il bompresso delle piccole barche si chiama bastone o asta di fiocco. Quando questo appoggio dei fiocchi manca (in oggi vi è una spiccata tendenza ad eliminare il bompresso, tutte le imbarcazioni di classe internazionale ad esempio ne sono prive), i fiocchi stessi hanno il loro punto di mira (estremità, bugna prodiera) direttamente sulla prua stessa.
(p. 455, fig.9). - Piano velico e nomenclatura di un cutter (15 m. S.I., 1906).
(p. 459). - L'Italia è divisa in 15 (non 7) zone. La R.F.I.V. (non il R. Yacht Club Italiano) è l'autorità nazionale presso l'I. Y. R. U.
Il canottaggio (pagina 450). - Campionati europei. - Si sono iniziati nel 1893 a Orta, e si svolgono tuttora annualmente. Negli anni 1893,1897,1898, 1903,1906,1911,1923 e 1927 hanno avuto luogo in Italia, ossia, rispettivamente, a Orta, Pallanza, Torino, Venezia, Pallanza, Como, Como, Como. L'Italia ha conquistato il primo titolo europeo nel 1901, a Zurigo, nel 4 di punta con timoniere, e dopo di allora ha riportato 12 vittorie nel 4 di punta con timoniere, 5 nel singolo, 7 nel due di punta senza timoniere, 3 nel quattro di punta senza timoniere, 3 nel due di coppia, 5 nell'otto di punta con timoniere.
Iniziate a Parigi nel I900, le competizioni olimpiche remiere si sono estese a tutti e sette i tipi olimpici solo nel 1924, ancora a Parigi. L'Italia si aggiudicò 2 titoli ad Atene (1906), uno ad Anversa (1920) e uno ad Amsterdam (1928).
Lo yachting in Italia (p. 459). - La R.F.I.V. conta (1937) 90 sodalizî (5000 iscritti). Suo organo ufficiale è la rivista mens. Motonautica: la vela e il motore, che si pubblica dal 1924.
Nel 1933 è stato nominato presidente del R. Yacht Club Italiano S. A. R. Amedeo di Savoia Duca d'Aosta.
Oltre alle numerosissime regate regionali organizzate dai singoli gruppi, il R. Y. C. I. bandisce ogni anno due grandi riunioni di regate internazionali, l'invernale a Genova e l'estiva a turno fra i gruppi Adriaco (Trieste), Siculo (Palermo), S. Marco (Venezia) e Partenopeo (Napoli).
Il diporto velico nella R. Marina è retto dalla Sovraintendenza allo sport velico presso il Ministero della marina e da questa dipendono diverse sezioni.
La Coppa d'Italia. - Durante le regate invernali si corre la più importante competizione che è quella per la "Coppa d'Italia": questa coppa challenge perpetua è stata istituita dal R.Y.C.I. nel 1898 su iniziativa di S. A. R. il principe Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, che la fece donare al R.Y.C.I. da S. M. il re Umberto I. La Coppa d'Italia fu destinata agli yachts da 5 tonn. prima e col passaggio alla nuova stazza agli 8 m. Stazza Internazionale e soltanto nel 1906 si disputò fra i 6 m. St. Intern. Questa competizione è considerata la più importante in Europa per la classe degli 8 m. Stazza Int.; si corre su due prove ed una eventuale finale fra i vincitori delle stesse; nel caso che una imbarcazione si aggiudichi tutte due le prove, la Coppa le viene senz'altro assegnata in detenzione.
La prima competizione per la Coppa d'Italia si è avuta soltanto nel 1903. L'Italia è riuscita vittoriosa negli anni 1904, 1911, 1912, 1924, 1925, 1926, 1930, 1932, 1935, 1937.
La Coppa d'America (p. 459). - Morto nel 1931 Sir Thomas Lipton, nel 1934 la sfida è stata lanciata da T. O. W. Sopwith del R. Yacht Squadron con la costruzione C. Nicholson Endeavour. L'America era rappresentata da Rainbow, costruzione W. S. Burgess, del sindacato Vanderbilt. L'Endeavour era effettivamente migliore del Rainbow e vinse bene le due prime prove, ma in seguito fu battuta per 4 volte di seguito. Il Sopwith ha lanciato un'altra sfida nel 1937 ed è sceso in lizza con l'Endeavour II che è stata nettamente battuta dall'americano Ranger del Sindacato Vanderbilt (4 vittorie contro 0).
La Coppa di Francia. Importante trofeo istituito nel 1890, destinato ai 10 tonn. e dal 1906 agli 8 m. S. I.; viene assegnato all'imbarcazione che consegua 3 vittorie, su di un numero non limitato di regate. Finora su 28 dispute è stata vinta 13 volte dalla Gran Bretagna, 8 dalla Francia, 4 dalla Norvegia, 2 dall'Italia e 1 dalla Germania. L'Italia la vinse nel 1902 con il 10 tonn. Artica di S. A. R. Luigi Amedeo di Savoia duca degli Abruzzi, che personalmente la portò alla vittoria, e nel 1938 con l'8 m. S. I. Bona.
La Coppa d'Oro. - È il più importante trofeo del mondo per la classe dei 6 m. S. I., istituito nel 1920 dalla Scandinavian Yacht Racing Union; si disputa su due prove con una finale dei primi. Dal 1921 si è disputato ogni anno ed è stato finora vinto 9 volte dalla Norvegia, 5 dalla Svezia e 3 dagli Stati Uniti (1907). L'Italia ha partecipato alla competizione nel 1927, nel 1933 ed ha lanciato la sfida per il 1938.
Le imbarcazioni di classe internazionale in Italia. - Vanno ricordati i tipi seguenti: a) 8 m. S. I. 1920, è imbarcazione assai costosa; caratteristihe: lunghezza massima circa m. 14 (Italia m. 14,35), lunghezza al gall. circa m. 9 (Italia m. 9,25), larghezza massima circa m. 2,60 (Italia m. 2,59), peso circa tonn. 8 (Italia tonn. 8,33), superficie velica circa mq. 80 (Italia mq. 77); b) 6 m. S. I. 1920, è la classica imbarcazione da regata e una fra le più diffuse nel mondo; caratteristiche: lunghezza massima circa m. 11 (Bambetta m. 11,10), lunghezza al gall. circa m. 7, larghezza massima circa m. 1,90 (Bambetta m. 2), peso circa tonn. 4,2 (Bambetta tonn. 4,5), superficie velica circa mq. 42 (Bambetta mq. 40).
La yole olimpica. - Questa classe è stata ideata nel 1934 su iniziativa del Comitato Olimpico germanico, quale monotipo per la regata Solitario per le Olimpiadi della vela 1936. In Italia se ne contano 30 unità. Lo scafo della yole olimpica, a fasciame liscio e ordinate curve, è lungo m. 5 fuori tutto e largo m. 1,66 con lama di deriva. La yole olimpica ha incontrato grande favore in Europa; essa ha ottime doti boliniere e di stabilità, ed è velocissima.
La classe 12 piedi Stazza Internazionale (dinghy). - È la più piccola classe internazionale, metri 3,66 fuori tutto, ma certamente una delle più diffuse nel mondo; in Italia, dove è stata adottata nel 1928, se ne contano oltre 340. In regata è manovrata da una persona sola. È ottima imbarcazione per l'addestramento dei giovani: non è veloce, ma sufficientemente sicura e stabile. Possiede una vela al terzo molto pratica; lo scafo è lungo m. 3,66 fuori tutto, largo 1,42, con deriva e con superficie velica di mq. 9,29.
La classe internazionale delle "Stelle". - La International Star Class Racing Association, fondata nel 1911 a New York, ha adottato un tipo di imbarcazione denominato "Stella" (Star).
La costruzione è solidissima; scafo a spigoli, coperta molto chiusa, chiglia fissa a bulbo in ghisa, attrezzatura a sloop tipo Marconi. Il caratteristico contrassegno della classe è rappresentato da una stella a 5 punte di color rosso applicato alla randa.
Dal primo nucleo costituito nel 1911 l'associazione si sviluppò in 26 anni in modo tale da costituire oggi la più grande associazione velica internazionale di un'imbarcazione monotipo. La forza attuale comprende (aprile 1938) 2000 associati con 1643 imbarcazioni suddivise in 107 flotte e 14 distretti.
La Stella è comparsa in Europa nel 1927, in Italia nel 1933. Qui essa ha assunto particolare importanza in quanto è stata, per volere del Duce, adottata dalla R. Marina per i proprî ufficiali a bordo delle grandi unità naviganti e dalla R. Accademia navale di Livorno per gli allievi. Ogni anno si disputa in Italia il campionato nazionale della classe.
La classe dei "Beccaccini". - Il "Beccaccino" (Snipe) è stato progettato dall'americano W. F. Crosby e il disegno ne fu pubblicato per la prima volta nel 1931. Lo scafo è lungo fuori tutto m. 4,72, largo 1,52, parzialmente coperto, costruito a spigoli. La superficie velica massima è di mq. 11 (9,25 col fiocco piccolo). L'attività dei Beccaccini di tutto il mondo è regolata dalla Snipe Class International Racing Association. Oggi si contano oltre 1000 Snipes sulle coste dell'Atlantico e del Pacifico. La classe fece la sua comparsa in Italia nel 1934, e qui si contano una trentina di Beccaccini. L'imbarcazione ha ottime doti boliniere, e dimostra stabilità e manovrabilità notevoli. Distintivo della classe è il profilo di un beccaccino sulla vela.
Le classi nazionali. - In questi ultimi anni le classi nazionali hanno perduto alquanto di fronte alle classi internazionali. Il 6 m. S. N., che conta oggi 125 unità, è nato dalla fusione del 6 m. del Golfo di La Spezia e del 6 m. Adriatico. Lo scafo ha fasciame liscio e ordinate curve, è lungo fuori tutto 6 m. ed ha una larghezza massima di m. 2,20, ha una deriva in metallo non superiore ai 70 kg. e porta una superficie velica di mq. 25. In regata è manovrato da tre persone.
Altre classi nazionali sono i m. 4, 4,50, 5,25, con superficie veliche di mq. 14,17 e 22 rispettivamente.
Le Olimpiadi della vela. - Spetta all'Inghilterra l'onore di avere introdotto le competizioni della vela nelle Olimpiadi (1908). Vincitori a partire da tale data furono in prevalenza gli Inglesi, gli Scandinavi (Norvegia) e i Francesi. A Los Angeles nel 1932 gli Stati Uniti vinsero due gare su quattro. A Kiel nel 1937 gli equipaggi italiani riportarono la vittoria nella classe 8 m. S. I. (imbarcazione Italia, costruzione A. Costaguta, timoniere L. Reggio), mentre l'Inghilterra vinceva nella classe 6 m. S. I., la Germania nella classe "Stelle" e l'Olanda in quella delle yole olimpiche.
I risultati delle Olimpiadi della vela dal 1924 al 1936 sono i seguenti:
Motonautica. - La Reale Federazione Italiana Motonautica (R. F. I. M.), fondata nel 1923, costituisce la Federazione di tutte le associazioni e persone che nell'ambito del territorio nazionale svolgono una qualsiasi attività motonautica o si interessano a questa. La R. F. I. M. rappresenta l'Italia presso l'Union Internationale du Yachting Automobile (U. I. Y. A.) che ha sede in Bruxelles. È retta da un presidente, nominato dal Capo del governo, che designa i proprî collaboratori coi quali forma il Direttorio nazionale o Consiglio della R. F. I. M. Il Consiglio si vale dell'opera di due commissioni, una sportiva e una tecnica.
Il numero delle associazioni e sezioni affiliate alla R. F. I. M. ammontava alla fine dell'anno 1937 a 24, con 721 soci federati.
Tutte le imbarcazioni da corsa e da turismo sono suddivise in cinque categorie; ogni categoria a sua volta è suddivisa in serie e classi. Le cinque categorie riconosciute dall'U. I. Y. A. e dalla R. F. I. M. sono le seguenti: 1. idroscivolanti (serie internazionale); 2. motoscafi da corsa (serie internazionale); 3. motoscafi da turismo veloce (serie internazionale); 4. motoscafi da crociera (serie nazionale); 5. fuoribordo (serie internazionali e nazionali) (v. idroscivolante, App.; motoscafo, XXIII, p. 978).
L'attività motonautica nazionale si esplica attraverso numerose gare locali, nazionali, nazionali di campionato e internazionali. Si disputa ogni anno un campionato nazionale fuoribordo, serie internazionale corsa, su al massimo cinque prove. Oltre a questo campionato la R. F. I. M. ha istituito il campionato nazionale motoscafi da corsa per tutte le classi, da effettuarsi attraverso un numero di competizioni da stabilirsi di anno in anno, la coppa nazionale motoscafi da turismo veloce, in palio su percorsi di almeno 100 km. per acque interne e di almeno 60 km. per percorsi in mare ed il Trofeo nazionale fuoribordo da turismo 500 e 1000 cmc.
Fra le gare non di campionato meritano di essere ricordate: il raid motonautico internazionale Pavia-Venezia (433 km.), la Crociera internazionale del Tirreno (Cannes-Portoferraio), il Concorso motonautico internazionale di Venezia, la Riunione motonautica internazionale di Como e il Concorso motonautico internazionale di Milano (idroscalo).
Sono previsti primati di velocità, di fondo e dell'ora.
I primati di velocità possono essere stabiliti su di una base dello sviluppo di 1 miglio marino o di 1 miglio terrestre. La base deve essere percorsa successivamente nei due sensi; tutte le classi vi sono ammesse.
I primati di fondo devono essere stabiliti su di una base di 12 miglia marine per i fuoribordo e di 24 miglia per le altre serie; la base dovrà essere percorsa un numero pari di volte, nei due sensi successivamente senza che le virate possano essere neutralizzate.
Nei primati dell'ora sono previsti i primati delle 2, 4 e 6 ore per i fuoribordo e delle 3, 6, 9 e 12 ore per gli entrobordo. Il percorso non può superare le 12 miglia marine in andata e ritorno; le virate e gli eventuali arresti non possono essere neutralizzati.
Il primato mondiale assoluto spetta (1937) a Sir Malcolm Campbell (Inghilterra), che il 1° settembre 1937 raggiungeva la media di km. orarî 208,40 (imbarcazione Blue Bird, motori Rolls-Royce). Dei primati internazionali alla fine del 1937 ben 12 spettavano all'Italia, 11 all'Inghilterra, 7 alla Francia, 4 agli Stati Uniti, 3 alla Germania e 3 al Belgio.
Bibl.: M. Curry, Die Aërodynamik des Segels und die Kunst des Regatta Segelns, Monaco 1925; R. Lohmann, Bootskonstruktion, Berlino 1925; H. Wustrau, Vom Kanu zum kleinen Kreuzer, 2ª ed., ivi 1926; A. Tiller, Yachtbau, ivi 1929; A. V. Hütte, Brix-Bootsbau, 7ª ed., ivi 1929; A. F. Loomis, Yachts under Sail, Londra 1933; M. Corsico, Guida pratica per la costruzione di barche, Milano 1935; J. Dessauer, Segeln, 2ª ed., Lipsia; P. Hantjens, Yachtsegeln, Berlino 1935; G. C. Aymar, Yach Racing Rules and Tactics, New Hampshire S. U. 1936; H. Grohmann, Das Segeln, Monaco 1937; J. Irwing, The navigation of small yachts, Londra; K. Adlard Coles, Sailing and Crusing, ivi; Vela ed elica. Almanacco 1937, Genova; Almanacco di Yachting 1938, ivi.
Riviste: Motonautica, la vela e il motore (Milano); La motonautica italiana (Roma); Die Yacht (Berlino); The Rudder (New York); Yacthting (ivi); The Motor Boat (Londra); Boating Journal (ivi); La Revue nautique (Parigi); Journal de la marine - le Yacht (ivi); Seglarbladet (Göteborg).