MARTESANA, Naviglio della (A. T., 20-21)
Importante canale irrigatorio e navigabile, che deriva dall'Adda in sponda destra, a monte di Cassano, e, dopo un percorso di km. 38,7, sfocia a Milano nel bacino detto Tombone di S. Marco, dove aveva origine la fossa interna, oggi coperta. Ha forte pendenza, superata con una sola conca presso la Cascina dei Pomi; il suo corpo d'acqua viene attualmente erogato, in massima parte, a beneficio dell'agricoltura, e in parte sfruttato per la produzione di forza motrice oltre che, come s'è accennato, per la navigazione.
La costruzione del Naviglio della Martesana, ordinata da Francesco Sforza nel 1457, ebbe inizio nel 1460 sotto la direzione dell'architetto Bertola, ma è da ricordare che se ne occupò anche Leonardo da Vinci (XX, p. 882). Nei primi anni le acque della Martesana non dovevano entrare nella fossa interna di Milano, ma, in vicinanza della città, si scaricavano nel Seveso; fu Lodovico il Moro, nel 1496, che fece eseguire detta unione. In seguito, mancando di un'accurata manutenzione, il Naviglio della Martesana cadde in tristi condizioni, tanto che vi si sospese la navigazione. Nel 1571 un restauro fece tornare questo canale alla sua piena efficienza, sì da poter servire per irrigazione e per navigazione.