NEANTE (Νεάνϑης, Neanthes)
Storico greco del sec. III a. C., figlio di Nicotele, nato a Cizico, scolaro, come Timeo, di Filisco. La posizione di N. nella storia della storiografia greca è ancora da fissare.
Egli infatti per un lato appare aderente all'erudizione di tipo peripatetico con la sua raccolta di biografie (Περὶ ενδόξων ἀνδρῶν), in cui era data molta parte a filosofi, come Pitagora e i pitagorici, e a tipi originali, come quel Timone il Misantropo, che egli forse per primo introdusse nella letteratura. Anche le sue raccolte su miti e iniziazioni religiose (Τὰ κατὰ πόλιν μυϑικά; Περὶ τελετῶν), che suscitarono polemiche (Polemone di Ilio scrisse contro di lui 'Αντιγραϕαὶ πρὸς Νεάνϑην di cui ci resta eco in Plutarco) hanno un analogo carattere. Ma per un altro lato N. continua la tradizione della storiografia isocratea: tale almeno l'impressione che dànno gli scarsissimi resti dei 6 libri di Elleniche. Carattere di erudizione locale ha un'opera su Cizico (Ωροι κυζικηνῶν). D'intonazione polemica contro la retorica, asiana lo scritto Intorno al cattivo gusto in retorica (Περὶ ῥητορικῆς κακοζηλίας). Una biografia di Attalo I (Τὰ περὶ "Ατταλων) è stata scritta da un altro N., forse figlio del nostro; può essere che a questo secondo N. spettino in realtà anche altri scritti qui sopra nominati come opera del primo. La distinzione delle due personalità è incerta. Frammenti in C. Müller, Fragmenta Historicorum Graecorum, III, p. 2 segg. e ora molto meglio in F. Jacoby, Fragmente der griech. Historiker (II A, Berlino 1926, p. 191 segg., con commento in II C, p. 144 segg.).
Bibl.: F. Susemihl, Geschichte der griech. Litteratur in der Alexandrinerzeit, I, Lipsia 1891, p. 617; Christ-Schmid-Stählin, Gesch. der griech. Litteratur, II, i, 6ª ed., Monaco 1920, p. 211 per ulteriore bibliografia.