Presso i Greci, vestimento di Dioniso e dei suoi seguaci, usato anche dai sacerdoti durante le cerimonie del culto (gr. νεβρίς «la pelle del cerbiatto», in senso lato anche di capra o di leopardo).
Nell’antico Egitto il termine indicava un feticcio costituito da una pelle di animale decapitato appesa a un palo piantato in un vaso, nel quale colava il sangue.