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necrosi

di Stefania Azzolini - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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necrosi

Stefania Azzolini

Morte cellulare non geneticamente programmata (al contrario dell’apoptosi). Le cellule che muoiono attraverso un processo necrotico hanno generalmente subito un danno considerevole e manifestano modificazioni precise della loro morfologia. Esse aumentano, infatti, le loro dimensioni, scoppiano e rilasciano il loro contenuto danneggiando spesso le cellule vicine e innescando un processo infiammatorio. La cellula è capace di adattarsi metabolicamente e strut­turalmente ai cambiamenti e agli stress dell’ambiente. Le normali modificazioni associate a questo adattamento vengono denominate lesioni subletali e sono caratterizzate da un grado variabile di alterazioni strutturali e da risposte biochimiche che permettono alla cellula di sopravvivere, pur in presenza dello stimolo dannoso. Le lesioni subletali sono reversibili e riparabili al cessare dello stimolo dannoso. Quando lo stimolo dannoso supera le capacità di adattamento e di riparazione, il grado di disorganizzazione raggiunge il punto di irreversibilità, per cui progressivamente la cellula perde le sue funzioni e le sue strutture si degradano. Questo insieme di alterazioni costituisce una lesione letale o irreversibile, che ha come punto di arrivo il quadro finale di morte cellulare. La necrosi avviene con una sequenza che comprende iniziali alterazioni della funzione di barriera della membrana plasmatica, in seguito a stimoli per lo più esogeni, e il successivo innesco di meccanismi dannosi legati alle alterazioni irreversibili dell’omeostasi ionica. Stimoli necrotici di frequente riscontro possono, pertanto, essere agenti fisici (alte dosi di radiazioni, temperature estreme), chimici (anossia/ischemia, radicali liberi, tossici vari) e biologici (virus, tossine batteriche); tutti, direttamente o indirettamente, agiscono alterando la barriera lipidica e i gradienti ionici. Morfologicamente la necrosi si presenta in due forme principali: necrosi coagulativa e colliquativa. Nel caso della necrosi coagulativa la forma cellulare rimane visibile al microscopio. La necrosi colliquativa è caratterizzata da disorganizzazione subcellulare con addensamento della cromatina del nucleo in piccole masse periferiche (picnosi nucleare), eventualmente seguita da frammentazione grossolana della membrana nucleare e della cromatina addensata (carioressi), rigonfiamento del citosol e degli organuli citoplasmatici, soprattutto reticolo endoplasmatico e mitocondri, e disorganizzazione degli elementi citoscheletrici (filamenti contrattili e fibrille strutturali dei filamenti intermedi). Con il progredire della sequenza necrotica, le varie strutture cellulari vengono digerite e scompaiono lasciando detriti membranosi.

→ Apoptosi: morte cellulare programmata; Parassiti

Vedi anche
apoptosi Fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula a un certo punto del suo ciclo vitale.  ● L’intero arco vitale della cellula può essere visto come l’esecuzione concertata di programmi di proliferazione, arresto, quiescenza, differenziamento e morte. Negli esseri unicellulari ... ascesso Raccolta di pus in una cavità deli­mitata da una parete costituita da tessuto di granulazione. L’ascesso propriamente detto è un ascesso acuto (o caldo), prodotto dall’infezione da germi piogeni. Più frequentemente causato da streptococchi e stafi­lococchi, i quali, giunti in un organo o tessuto, vi ... emorragia Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’emorragia si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento all’esterno del corpo, direttamente per soluzione di continuo dei tegumenti, o indirettamente ... cancrena botanica Malattia (detta anche putrefazione, marciume) dovuta a batteri o a funghi che fanno degenerare i tessuti di una pianta. Si distingue una cancrena umida, quando i tessuti diventano molli e trasudano liquidi fetidi, e una cancrena secca, quando le parti malate diventano dure.  medicina Particolare ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
Altri risultati per necrosi
  • necrosi
    Dizionario di Medicina (2010)
    Complesso di alterazioni strutturali irreversibili comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo. Cause lesive di diversissima natura (fisica: traumi, ustioni, congelamenti, energia radiante; chimica: tossici esogeni ed endogeni; circolatoria: ...
  • necrosi
    Enciclopedia on line
    In patologia, complesso di alterazioni strutturali irreversibili comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo in un organismo vivente. Cause lesive di diversissima natura (fisica: traumi, ustioni, congelamenti, energia radiante; chimica: tossici ...
  • Necrosi
    Universo del Corpo (2000)
    Matteo A. Russo La necrosi (dal greco νεκρός, "morto") costituisce, insieme all'apoptosi (dal greco ἀπὸ, "da", e πτῶσις, "caduta"), una delle due forme di morte cellulare. Questa rappresenta la forma più grave di danno a cui può andare incontro una cellula, con perdita irreversibile della sua struttura ...
  • NECROSI e NECROBIOSI
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (dal gr. νεκρός "morte" e βίωσις "azione di vivere") Nazareno TIBERTI Mario CURZI Processi di mortificazione di singoli elementi cellulari o di un insieme di essi nell'organismo vivente. Nella necrosi il detto processo si svolge in maniera rapida, per opera di una causa che agisce energicamente, ...
Vocabolario
necròṡi
necrosi necròṡi (alla greca nècroṡi) s. f. [dal lat. tardo necrōsis, gr. νέκρωσις, der. di νεκρός «morto»]. – In patologia, complesso di alterazioni strutturali irreversibili, dovute a cause di diversissima natura (fisiche, chimiche, microbiche,...
necroṡare
necrosare necroṡare v. tr. [der. di necrosi] (io necròṡo, ecc.), non com. – Necrotizzare. ◆ Part. pass. necroṡato, anche come agg., riferito a tessuti animali e vegetali.
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