nefrologia
Branca della medicina che ha per oggetto lo studio morfologico, fisiopatologico e clinico del rene.
Oltre allo studio e al trattamento delle malattie primitivamente renali, la n. si occupa di tutte quelle patologie sistemiche nell’ambito delle quali è implicata l’omeostasi circolatoria, dei fluidi e degli elettroliti. Ambiti di interesse sono pertanto anche l’ipertensione arteriosa, i disturbi idroelettrolitici, e numerose malattie ad eziopatogenesi immunitaria in cui è interessato il rene. Un’area di competenza esclusiva della n. è inoltre rappresentata dalla gestione dei pazienti in dialisi o che richiedano il trapianto di rene.
Gli esami di laboratorio di uso più comune nella valutazione del paziente con patologia renale sono la determinazione dell’azotemia, della creatininemia, e della concentrazione sierica degli elettroliti. In partic., gli aumenti dell’azotemia e della creatininemia sono preziosi indici di ridotta funzione renale. La determinazione della creatininemia consente inoltre di stimare, attraverso opportune correzioni legate all’età, al sesso, alla massa corporea e all’etnia, il filtrato glomerulare, un indice di funzionalità renale di primaria importanza. L’esame fisico-chimico delle urine, eseguibile anche su raccolta nelle 24 ore, consente la rilevazione di numerosi indici di funzione renale e di equlibrio elettrolitico, tra i quali gli elettroliti urinari, la concentrazione di aldosterone nelle urine (utile per la diagnosi di alcune forme di ipertensione arteriosa), la determinazione della microalbuminuria e della proteinuria, indici di danno renale. Gli esami di imaging includono l’ecografia e la tomografia computerizzata, nonché la risonanza magnetica per lo studio delle patologie a carico delle arterie renali. Un esame fondamentale è rappresentato dallo studio della biopsia renale (nefrobiopsia), utilizzata per diagnosticare forme specifiche di malattie glomerulari (per es., la glomerulopatia da IgA o la glomerulonefrite membrano-proliferativa) e per valutare l’eventuale progressione del danno funzionale, come accade nel lupus eritematoso sistemico.