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negazione

Dizionario di Medicina (2010)
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negazione


Meccanismo di difesa con cui l’individuo gestisce pensieri o idee angosciosi mediante l’affermazione esplicita e contraria del contenuto angoscioso: per es., dire «Comunque non sono arrabbiato » quando invece si danno evidenti segni verbali e non verbali di aggressività. Poiché nella n. il concetto o la percezione emergono alla coscienza in forma negativa, trattasi di meccanismo di difesa differente dal diniego, in quanto in que st’ultimo le parti inaccettabili di sé non arrivano a diventare coscienti ma vengono inconsciamente scisse e proiettate sugli altri. Il meccanismo della n. fu descritto per la prima volta nel 1895 da Sigmund Freud nei suoi Studi sull’isteria, in cui egli scriveva, a proposito delle pazienti isteriche, che «più si procede nel profondo, più difficilmente i ricordi che emergono vengono riconosciuti, sinché in prossimità del nucleo si incontrano quei ricordi che il paziente, anche riproducendoli, rinnega»; in altre parole, nella n. qualcosa viene riferito esplicitamente e affermato dal paziente, e subito seguito da un commento o da altra forma linguistica che serve a smentire e non attribuire a sé stesso tale affermazione. Più tardi, nel suo scritto La negazione (1925), Freud amplia la definizione metapsicologica (➔ metapsicologia) della n. e sostiene che «la negazione è un mezzo per diventar consapevoli del rimosso [...]. Ne deriva una specie di ammissione intellettuale del rimosso mentre permane l’essenziale della rimozione. [...]. Per mezzo del simbolo della negazione, il pensiero si libera delle limitazioni della rimozione».

Vedi anche
Melanie Klein (nata Reizes). - Psicanalista (Vienna 1882 - Londra 1960). Le sue vedute teoriche, violentemente criticate da più parti, hanno tuttavia esercitato nell'ambito della psicanalisi un'influenza enorme: fondamentali i suoi contributi nel settore dell'analisi infantile, come per es. l'uso del gioco in funzione ... paranoia In psichiatria, secondo il Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM IV Text Revision, 2000), psicosi caratterizzata da «diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri (tanto che le loro intenzioni vengono interpretate come malevole), che iniziano nella prima età adulta ... inconscio La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’inconscio è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza intese diversamente dalla psicologia classica e dalla ... psicanalisi Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello di inconscio. 1. Principi fondamentali La teoria psicologica elaborata da S. Freud tra la fine ...
Vocabolario
negazióne
negazione negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di un fatto, di un concetto; la n. dell’evidenza;...
negazionismo
negazionismo s. m. [der. di negazione]. – Termine con cui viene indicata polemicamente una forma estrema di revisionismo storico (v. revisionismo), la quale, mossa da intenti di carattere ideologico o politico, non si limita a reinterpretare...
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