NEMERTINI (dal gr. Νημερτής "infallibile", nome di una Nereide)
I Nemertini, che costituiscono una classe del tipo Scolecidi, sono animali in grandissima maggioranza marini, viventi sotto i sassi, o nel fango, taluno in tubi da esso stesso secreti, pochi liberamente natanti; ma ve ne sono anche di acqua dolce, e se ne conoscono alcuni parassiti o commensali (Bdellonemertini). Di dimensioni molto differenti da specie a specie, lunghi da pochi millimetri a molti metri, hanno corpo cilindrico, o più o meno depresso, ma non troppo largo, molto contrattile.
La parete del corpo, formata su tutta la superficie esterna da un epitelio a ciglia vibratili con molte ghiandole e cellule con pigmento, è assai spessa e ci presenta, nella sua porzione più interna, muscoli ben sviluppati circolari e muscoli longitudinali, disposti in più strati, e anche muscoli dorsoventrali, che giungono sino al parenchima, nel quale, mancando in questi animali il celoma, sono, come scavati, tutti gli organi. All'estremità anteriore del corpo, in posizione ventrale, si apre la bocca, la quale immette in un intestino anteriore, cui segue un intestino medio con numerosi ciechi laterali e infine un breve intestino posteriore, che sbocca all'esterno con ano terminale all'estremo posteriore dell'animale. Dorsalmente alla bocca si trova un'altra apertura, comunicante con una guaina muscolare (rincocele), entro la quale si trova una proboscide esertile, unita alla parete della guaina stessa da un muscolo retrattore. Questa proboscide, che può venire estroflessa, come un dito di guanto, fuori del corpo dell'animale, attraverso lo sbocco esterno del rincocele per contrazione della parete di questo e in questo poi ritirata per contrazione del muscolo retrattore, è un caratteristico organo di difesa e di offesa. Infatti essa è armata, in alcune specie nelle quali è piuttosto corta, da rabditi e cnidocisti, o, in altre specie, nelle quali è molto lunga, talora più lunga del corpo, da molteplici stiletti, uno dei quali ne occupa il vertice, quando è estroflessa; l'efficacia di tale arma è aumentata dall'azione di una secrezione tossica, elaborata da ghiandole presenti nella proboscide. Il rincocele poi è pieno di un liquido incoloro, nel quale si trovano grosse cellule ameboidi. Altro importante carattere di questi Scolecidi è la presenza di un sistema vascolare chiuso, costituito da due vasi longitudinali collegati anteriormente e posteriormente da anastomosi e talora da un vaso mediano dorsale, con quelli collegato da tronchi trasversali. I vasi hanno pareti contrattili e il sangue, quasi sempre incoloro, raramente rossastro - talora per la presenza di corpuscoli rossi - scorre nel vaso dorsale in direzione postero-anteriore, nei vasi laterali in direzione antero-posteriore. Due nefridî ramificati, posti ai lati dell'intestino anteriore e in qualche specie estesi per tutta la lunghezza del corpo, rappresentano gli organi escretori, i quali sboccano all'esterno con una o più aperture laterali. Il sistema nervoso, il quale può giacere nella parete del corpo o all'esterno degli strati muscolari, o nello spessore di questi, o al di dentro di questi, consta essenzialmente di un voluminoso ganglio cerebrale, distinto in due metà laterali riunite tra loro da una commessura trasversa sopraintestinale, alla quale si congiunge una commessura dorsale, che circonda la proboscide; di due ganglî ventrali, dai quali partono due tronchi nervosi laterali, che decorrono per tutta la lunghezza del corpo, collegati tra loro da commessure trasverse, e si riuniscono in vicinanza dell'ano. Organi di senso molto diffusi tra i Nemertini sono gli occhi, spesso in grande numero, statocisti e organi tattili; peculiari di essi sono poi le "fossette ciliate", le quali, poste talvolta entro profondi solchi nella regione cefalica, innervate dal ganglio cerebrale, si considerano dai più come organi olfattivi. Tranne poche eccezioni, in questa classe i sessi sono separati e le ghiandole germinali si presentano come sacchi, disposti in serie uno dietro all'altro lateralmente e alternati coi ciechi intestinali, con aperture esterne pari e latero-dorsali. Lo sviluppo talora è diretto, talora con metamorfosi, caratterizzata questa, ora da una larva, detta Pilidium, a vita pelagica, cigliata, a forma di elmo sormontato al vertice da un ciuffo di ciglia (impiantato sopra un ispessimento apicale ectodermico), e munito di due lobi laterali ciliati, ora da una larva, detta larva di Desor, che si sviluppa entro l'uovo. Dall'intestino della larva e da due invaginazioni ectodermiche, dalle quali si originano le parti esterne del corpo, si forma il giovine nemertino. Si conoscono forme vivipare. Questi animali sono noti per la grande facilità con la quale possono rigenerare parte del corpo asportata, sicché in opportune condizioni dai pezzi, nei quali alcun di essi facilmente si rompono, si possono avere individui interi.
I Nemertini possono suddividersi in:
Paleonemertini, con muscoli disposti in due soli strati: proboscide senza stiletto, bocca situata all'indietro del ganglio cerebrale, intestino senza ciechi laterali, senza vaso dorsale. Comprendono due famiglie: Tubulanidi, es.: Carinina grata Hubr., nel Mare delle Bermude a grandi profondità, Tubulanus polymorphus Ren., nell'Oceano Atlantico e nel Mediterraneo; Cefalotricidi, es. Cephalothrix linearis Rathke nell'Occeano Atlantico e nel Mediterraneo.
Eteronemertini, con muscoli disposti in tre strati, nello spessore dei quali sono compresi i tronchi nervosi laterali, con proboscide senza stiletto, bocca dietro il ganglio cerebrale: comprendono due famiglie: Baseodiscidi, es. Baseodiscus delineatus Delle Chiaie, a larga distribuzione; Lineidi, es. Lineus longissimus Gunn., lungo fino a 27 m., Mare del Nord.
Metanemertini, con muscoli disposti in due strati, al di dentro dei quali si trovano i tronchi nervosi laterali, con proboscide con stiletti, con ciechi intestinali, bocca situata anteriormente al ganglio cerebrale: comprendono sette famiglie: Emplectonematidi, tra i quali si hanno specie parassite, così il Carcinonemertes carcinophila Köll. del Mediterraneo e Oceano Atlantico; Ototyphlonemertidi, senza occhi con statocisti; Prosorocmidi, tra i quali molti ermafroditi, Geonemertes, genere con specie terrestri; G. agricola Suhm. viviparo delle Bermude; Amfiporidi, Amphiporus pulcher Johnst., Oceano Atlantico, Mediterraneo; Prostomatidi, alcuni ermafroditi e vivipari, altri d'acqua dolce, come Stichostemma graecense Böhmig, acque dolci d'Europa; Pelagonemertidi pelagici di mare profondo, Pelagonemertes rollestoni Mos, Australia; Malacobdellidi, con corpo corto tozzo e ventosa terminale, Malacobdella grossa Müll., commensale nella cavità palleale di Molluschi del Mare del Nord e del Mediterraneo.