NEMESIANO (M. Aurelius Olympius Nemesianus)
Poeta latino, fiorì ai tempi dell'imperatore Caro (morto nel 283 d. C.). Nacque molto probabilmente a Cartagine. Di lui ci pervennero quattro Ecloghe riunite in un unico corpus con quelle di Calpurnio e un frammento di 325 esametri del Cinegetico.
Nei carmi bucolici imita fedelmente Virgilio e Calpurnio; ma non manca di qualche spunto originale. Pura la lingua e corretta la tecnica del verso. Nel Cinegetico finge d'essere il primo ad affrontare un argomento già trattato in latino da Grazio e in greco da Oppiano. Senza staccarsi dalla tradizione dei poemetti didattici, egli, nello svolgimento del soggetto, dimostra un'arte matura e una notevole abilità descrittiva. Aveva anche pensato di eternare in un poema l'imperatore Caro e i suoi figli Numeriano e Carino; ma la loro morte violenta troncò questo disegno. Pare abbia composto in versi altri due trattati, Halieutica e Nautica, di cui nulla rimane. Le ecloghe di N. sono generalmente pubblicate con quelle di Calpurnio. L'edizione migliore è dovuta a C. Giarratano (Corpus Paravianum, n. 44). Un'edizione critica del Cinegetico è stata pubblicata da E. Baehrens, Poetae Latini Minores, III, Lipsia 1887, p. 190.
Bibl.: L. Cisorio, Studio sull'ecloghe di M. Aurelius Olympius Nemesianus, Pontedera 1895.