Nemesio
Filosofo cristiano (4°-5° sec.). Fu vescovo di Emesa in Siria o d’Emisia in Fenicia. Scrisse il trattato Περὶ φύσεως ἀνϑρώπου («Sulla natura dell’uomo»), di forte ispirazione neoplatonica, soprattutto nella psicologia (N. ammette la preesistenza delle anime), ma chiaramente orientato come apologia del cristianesimo. L’opera, molto importante anche dal punto di vista dossografico per le testimonianze sulla filosofia greca – i cui spunti si innestano sulle prime dottrine cristiane – e sulle eresie, fu tradotta in latino nell’11° sec. da Alfano di Salerno e nel 12° da Burgundio di Pisa, che erroneamente l’attribuiva a Gregorio di Nissa; nel Rinascimento si ebbero tre nuove traduzioni latine e la prima versione in volgare italiano. Nel 9° sec. alcuni brani erano confluiti nel De fide ortodoxa di Giovanni Damasceno.