NEMI (XXIV, p. 544; App. II, 11, p. 399)
Il 25 novembre 1953, in Nemi, è stato riaperto al pubblico il riordinato Museo delle navi romane. Dopo la totale distruzione dei due preziosi cimelî originali, la Marina militare italiana ha eseguito una ricostruzione particolarmente fedele di essi. I modelli che, pure nelle dimensioni ridotte a un quinto del vero, oltrepassano ancora la lunghezza di 14 metri, sono stati approntati a Castellammare di Stabia, e il loro trasporto a Nemi è avvenuto percorrendo con un difficile traino la via Appia. Nel nuovo museo, accanto ai due modelli, sono presentati tutti gli oggetti caratteristici salvati dall'incendio ed è stata resa evidente, con una schematica struttura metallica, la grandiosità delle vere navi. Il museo sarà arricchito da una completa documentazione della storia della nave nel tempo. Vedi tav. f. t.
Bibl.: L. Tursini, Le navi nemorensi in modelli, in Rivista marittima, ottobre 1949; G. Uccelli, Le navi di Nemi, 2ª ed., Roma 1950 (con nuovi capitoli sulla distruzione delle navi e loro ricostruzione).