NEMI (A. T., 24-25-26 bis)
Villaggio del Lazio, posto a 521 m. s. m. su uno sprone che scende precipite sulla sponda nord-orientale del lago omonimo. L'abitato, un tempo cinto di mura, in parte è ammassato intorno al forte castello già degli Orsini, e in parte è sdraiato sulla pendice alle spalle; un piccolo sobborgo recente si va formando lungo la strada che, girando a est lungo il lago, raggiunge Genzano (km. 4) ed è l'unica rotabile che dia accesso a Nemi; essa è percorsa da un servizio automobilistico pubblico. Nemi aveva 1219 abitanti nel 1931 (918 nel 1871 e 1118 nel 1901) quasi tutti nel centro. Il comune, poco esteso (7,3 kmq.) è occupato ancora in parte notevole da macchie e da boschi (castagno); tra le colture prevale il vigneto. Caratteristiche, nelle pendici soleggiate lungo il lago, le colture di violette e di altri fiori e quelle delle fragole esportate a Roma. (V. tav. XCVII).