NEO DADA (Neo-dadaismo, New Dada, New-Dadaism)
Movimento artistico d'avanguardia che si afferma attorno alla fine degli anni Cinquanta quando, a proposito di artisti come R. Rauschenberg, J. Johns, L. Nevelson, si cominciò a usare appunto il termine N. D. per definire il comune denominatore che nelle loro ricerche li situava su un piano completamente nuovo rispetto alla precedente generazione dell'Action painting. Il N. D. aveva alla base un nuovo interesse per l'oggetto, e in particolare per l'oggetto quotidiano che la cosiddetta junk culture o cultura del rifiuto riproponeva con un'operazione di détournement inseribile nella linea culturale del Dadaismo. Una linea comune legava infatti la violenza romantica di Rauschenberg, il sottile nihilismo dei 'simboli' di Johns e i montaggi di oggetti assurdi e banali della Nevelson: un insieme provocatorio e fantastico di oggetti di scarto, tratti dal 'banale quotidiano' e investiti di una violenta carica polemica. Il N. D. è espressione della cultura di negazione e di protesta della cosiddetta beat generation degli anni Cinquanta che aveva trovato in letteratura interpreti quali J. Kerouac, W. Borrough, A. Ginsberg. Con gli anni Sessanta la prima fase di ricerche del movimento può considerarsi conclusa, e l'area del N. D. si amplifica attraverso nuovi contatti e nuove esperienze, che vengono poi a coincidere con quelle della Pop Art. Momento essenziale nella storia del N. D. fu la grande mostra Art of assemblage organizzata nel 1961 al Museum of Modern Art di New York da W. C. Seitz, dove le ricerche americane vennero messe a confronto con quelle sviluppate in quegli anni dal Nouveau Réalisme francese. A partire da questo momento le vicende dei due movimenti s'inseriscono in una serrata rete di scambi e di confronti, specialmente attraverso le grandi rassegne internazionali di questo periodo. Con l'affermarsi della Pop Art, le vicende del N. D. s'intrecciano strettamente con le ricerche di questa corrente: un legame diretto è stabilito tra i due movimenti da artisti come Rauschenberg e J. Johns, che a partire dal 1964 si possono considerare tra i più importanti rappresentanti della Pop Art, ma specialmente una convergenza di ricerche li accomuna sotto la definizione di New Realists. Lo dimostrano una serie d'importanti esposizioni quali quelle di Berlino del 1964 alla Galleria Block (Neodada, Pop, Décollage...) e al Palais des Beaux Arts di Bruxelles e quelle dedicate al New American Realism.
Bibl.: Cataloghi mostre: Art of Assemblage, a cura di W. C. Seitz, Museum of Modern Art, New York 1961; The New Art, a cura di A. R. Solomon, Gallery of Modern Art, Washington 1963; Pop Art, nouveau Réalism, Palais des Beaux Arts, Bruxelles 1965.