NEO
Elemento chimico con simbolo Ne, peso atomico 20,183, numero atomico 10. Appartiene al gruppo dei gas rari. Fu scoperto da sir W. Ramsay nel 1898 esaminando lo spettro fornito dalle primissime porzioni dello svaporamento di argo atmosferico liquido. Infatti, per quanto l'elio e il neo abbiano temperature critiche assai basse (− 228,7 il neo e − 267,8 l'elio), la solubilità di questi due gas nell'ossigeno liquido a − 205° e a pressione ordinaria è di 80 vol. di gas in 100 volumi di ossigeno liquido; in presenza di argo la solubilità va ancora aumentando e diventa quasi illimitata nell'argo liquido. È possibile quindi preparare un miscuglio di elio e neo dall'aria (che contiene 15 parti per un milione), tanto utilizzando le prime porzioni della distillazione frazionata dell'aria totalmente liquefatta, quanto utilizzando il residuo gassoso della condensazione progressiva e metodica dell'aria. Per la separazione del neo dall'elio si può poi ricorrere tanto alla distillazione frazionata, quanto all'azione del carbone raffreddato (il neo viene assorbito molto più dell'elio).
Il neo fu il primo elemento non radioattivo riconosciuto come miscuglio di due isotopi (uno di massa 20,00 e l'altro di massa 22,00; forse vi è un terzo isotopo di massa 21), che in parte si è riusciti a separare per diffusione. È un gas monoatomico, e, corrispondente al suo numero atomico, debbono essere presenti nell'atomo 10 elettroni esterni i quali debbono avere, data l'inerzia dei gas rari, una configurazione particolarmente stabile.
Il neo ha avuto importanti applicazioni pratiche, soprattutto per la luminosità che la scarica elettrica produce, in particolari condizioni, allorché passa in tubi contenenti neo a bassa pressione solo o in presenza di altre sostanze (mercurio, elio, ecc.).
Mentre per i gas rari a peso atomico più elevato si è ottenuto un idrato, per il neo i tentativi fatti sono riusciti infruttuosi.