neocapitalismo
Complesso dei caratteri e delle forme assunte dal sistema capitalistico dal secondo dopoguerra. Ne sono elementi qualificanti l’accentuata interdipendenza delle relazioni commerciali e finanziarie internazionali, propiziate anche da un sempre crescente progresso tecnologico, unitamente al consolidarsi di un assetto oligopolistico dei mercati. Il termine fu impiegato per la prima volta fra la fine degli anni 1950 e l’inizio del decennio successivo da studiosi di scienze sociali quali A. Gorz e L. Michielsen, poi ripreso da E. Mandel in An introduction to Marxist economic theory (1967). Talora usato in accezione sostanzialmente sinonimica di neocorporatismo o neocorporativismo (A.S. Miller).