neocommedia all'italiana
neocommèdia all’italiana s. f. – Genere cinematografico che trae ispirazione dalla commedia italiana classica rivista secondo i codici affermatisi a partire dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso e solitamente realizzata da personaggi provenienti dalla scena televisiva. Il cinema italiano contemporaneo ha registrato mutamenti a vari livelli all’interno di quelli che sono i generi tradizionali della produzione cinematografica. Tra questi c’è la commedia, che ha visto pian piano la scomparsa di alcuni dei suoi protagonisti storici dei decenni precedenti, M. Troisi e F. Nuti, ha registrato il diradarsi dell'attività di R. Benigni, più interessato a esplorare altri ambiti artistici, e mantenuto a pieno regime soltanto uno dei principi della risata nostrana, C. Verdone. Un altro sottogenere che si è lentamente dissolto è quello del cosiddetto cinepanettone, il film natalizio inventato dal produttore A. De Laurentiis e portato a livelli d’incasso sempre ragguardevoli prima dal duo C. De Sica/M. Boldi e poi solo da De Sica. Lo spazio lasciato libero dai protagonisti storici della commedia all’italiana è stato prontamente occupato da comici provenienti dalla scena televisiva, come quelli della generazione della fine degli anni Settanta del secolo scorso. Tra questi i più interessanti sono il comico pugliese C. Zalone, protagonista di due film, Cado dalle nubi (2009) e Che bella giornata (2010), da record di incasso, e il duo siciliano Ficarra e Picone. Il pubblico dei più giovani è invece rappresentato da un altro duo, i Soliti idioti, composto da F. Mandelli e F. Biggio, spesso pesantemente irrispettoso e centrato su una comicità di situazione più elementare.