Neologismi arte, lingua e letteratura
Bazantar
s. m. Strumento musicale con 5 corde acustiche, dotato inoltre di 29 corde di risonanza e 4 aggiuntive, in grado di abbinare la naturale gravità del contrabbasso all’effetto armonico del sitar.
• [tit.] Come suona il bazantar, cioè il contrabbasso sitar [testo] Unico al mondo, combina la gravità del contrabbasso a 5 corde e la ricchezza armonica dei sitar grazie all’aggiunta di ulteriori 29 corde risonanti e 4 corde suonabili aggiuntive (Alberto Motta, wired.it, 30 maggio 2016, ‘Video’).
Dall’ingl. bazantar, a sua volta composto dal s. colloquiale baz (‘qualcosa di bizzarro, inusuale’), sovrapposto al s. bass (‘contrabbasso’), dalla cong. an(d) e dal s. (si)tar. Strumento inventato dal musicista Mark Deutsch.
ciaone
interiez. e s. m. Nella lingua colloquiale, forma di saluto che esprime ironia o scherno.
• Ma qual è la genesi del #ciaone? Quali sono le origini di un’espressione con cui si commenta indistintamente un link di Facebook e un istituto previsto dalla nostra Costituzione? Nel2014 diventa celebre grazie a una battuta del film Confusi e felici di Massimiliano Bruno, nella scena in cui Caterina Guzzanti pronuncia un ciaone davanti allo psicologo Claudio Bisio (Giacomo Di Stefano, wired.it, 18 aprile2016, ‘LOL’).
Propriamente accrescitivo dell’interiez. e s. m. ciao.
climate fiction
loc. s.le f. Genere di narrativa fantastica che prefigura scenari futuri drammatizzando il tema degli squilibri ecologici e ambientali provocati, direttamente o indirettamente, dall’azione umana.
• [tit.] A bordo del pianeta Terra [sommario] Si chiama “climate fiction”. È un genere narrativo, erede della fantascienza, che affronta i temi del cambiamento climatico e conquista sempre più lettori. Ora arriva anche in Italia (Espresso, 14 aprile 2016, p. 70, ‘Culture’).
Espressione ingl. composta dai s. climate (‘clima’) e fiction (‘narrativa; storia di fantasia’).
configlio
s. m. Il figlio naturale che il coniuge o il partner ha avuto da una precedente relazione.
• Stepchild è una parola inglese che equivale al nostro «figliastro».[...] È ciò che ha spiegato ieri il linguista Francesco Sabatini, presidente onorario della Crusca, nella rubrica Rai UnoMattina in famiglia.[...] Ora Sabatini avanza alcune proposte che hanno un paio di indubbi vantaggi: essere italiane (dunque facili) e appartenere a una tradizione lessicale già esistente. Si tratta di configlio e configlia (figlio o figlia preesistente dell’altro componente della coppia, sia essa etero o omo) (Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 8 febbraio 2016, p.2, ‘Primo Piano’).
Derivato dal s. m. figlio con l’aggiunta del prefisso con.
Calitalian
agg. Che fonde lo stile californiano e quello italiano in diverse espressioni creative.
• [...] le strade si sono popolate di ristoranti alla moda tipo Piccino, avanguardia dei menu «Calitalian». Esatto: la rielaborazione della cucina tradizionale italiana in chiave californiana, che qui spopola (Paolo Mastrolilli, Stampa, 3 giugno 2016, p. 14, ‘Estero’).
Dall’angloamericano Calitalian, a sua volta composto dagli agg. cal(ifornian) (‘californiano’) e italian (‘italiano’).
Emojitaliano
s. m. Progetto inteso a codificare una grammatica degli emoji, che renda possibile adoperare questi ultimi come segni di un autonomo codice comunicativo.
• La chat è parte di un progetto più ampio, Emojitaliano, portato avanti dai docenti e ricercatori Francesca Chiusaroli, Johanna Monti, Federico Sangati. Oltre alla creazione del dizionario, il progetto punta a codificare una grammatica degli emoji che, una volta conosciute le regole, permetta a tutti di comprendere il testo. Un codice in grado di abbattere le barriere linguistiche (Valentina Ruggiu (a cura di), repubblica.it, 20 maggio 2016, ‘Tecnologia’).
Composto dal s. f. o m. emoji e dal s. m. e agg. (i)taliano.
In-Real-Life
loc. agg.le Detto di esperienza artistica non virtuale, realizzata in un concreto tempo e spazio fisico.
• In passato abbiamo sempre cercato di creare esperienze «InRealLife» in relazione a eventi specifici. Abbiamo pensato alla Biennale allo stesso modo: come a un evento di tre mesi che ha luogo in uno spazio fisico, attorno a cui abbiamo cercato di creare le giuste vibrazioni (DIS, collettivo newyorkese, intervistato da Federico Florian, ilgiornaledellarte.com, giugno 2016, ‘Mostre’).
Dall’espressione ingl. in real life.
nanoserie
s. f. Fiction caratterizzata dalla durata brevissima dei singoli episodi che costituiscono la serie.
• [tit.] Shield 5, sbarca su Instagram la nanoserie: un thriller in 28 episodi da 15 secondi l’uno [sommario] L’idea è del regista inglese Anthony Wilcox, già al lavoro in Pearl Harbor. Alla fine, unendo le puntate, durerà 7 minuti. Fra una clip e l’altra, alcune immagini aggiungono dettagli e contesto della rocambolesca fuga del protagonista John Swift (repubblica.it, 4 febbraio 2016, ‘Tecnologia’).
Composto dal confisso nano- (nella fisica, ‘relativo a una struttura infinitamente piccola, dell’ordine di un milardesimo di unità’; in senso fig., ‘caratterizzato da dimensioni estremamente ridotte’) e dal s. f. serie.
narrautore
s. m. Autore capace di esprimersi e di raccontare storie sia attraverso le canzoni sia scrivendo opere di narrativa.
• Se l’attenzione si sposta sulla capacità che questi autori hanno di raccontare, in musica o senza, allora anche la loro definizione collettiva – ammesso che di un’etichetta ci sia davvero bisogno – dovrebbe cambiare. [...]Per capovolgere la prospettiva, forse, sarebbe meglio chiamarli narrautori (Giuseppe Antonelli, Corriere della sera, 8 maggio 2016, ‘Lalettura’, p.31).
Composto dai s. m. narr(atore) e autore.
Opera-non-opera
loc. s.le. f. Creazione musicale e teatrale caratterizzata da un intreccio di generi e stili e da modalità di messa in scena che rendono problematica una definizione univoca.
• [tit.] Opere-non-opere [testo] Soltanto per la mancanza di un termine più idoneo si possono definire “opere” i tre lavori teatrali visti in questi primi giorni del festival, ma un unico termine idoneo per tutti questi tipi di teatro non esiste e non potrà esistere mai, poiché ogni spettacolo musicale contemporaneo è un caso a sé, un unicum che avrebbe bisogno di una definizione ad hoc (Mauro Mariani, giornaledellamusica.it, 3 giugno 2016, ‘Blog’).
Composto dal s. f. opera con l’aggiunta dell’affisso non.
petaloso
agg. Provvisto di petali; pieno di petali.
• “In realtà ‘petaloso’,non in italiano ma in latino, è stato usato nel 1695 dal celebre botanico inglese, James Petiver, in un libro di falsificazioni botaniche. Petiver, nella sua farmacia di Londra, riceveva diversi campioni di piante che arrivavano dall’India, e per descrivere una di queste piante esotiche scrisse ‘flore petaloso’”. Così, il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini (sole24ore.com, 28 febbraio 2016, ‘Radio24’).
Derivato dal s. m. petalo con l’aggiunta del suffisso -oso. Già attestato in Panorama, febbraio 1991, p. 117 (Michele Serra).
trumpese
s. f. (iron.) Il linguaggio tipico dell’imprenditore e politico statunitense Donald Trump.
• Se sapete l’inglese e volete avere successo come Donald Trump, potete scaricare TrumpScript, il programma che vi fa comunicare in trumpese [...] spiega meglio di tanti editoriali come mai un megapalazzinaro pluribancarottiere apertamente razzista e con un incredibile riporto biondo stia volando verso la candidatura repubblicana alla presidenza degli Stati Uniti (Maria Laura Rodotà, corrieredellasera.it, 24 febbraio 2016, ‘Esteri’).
Derivato dal nome proprio (Donald) Trump con l’aggiunta del suffisso ese.