Neologismi arte, lingua e letteratura
archi-addicted
s. m. o f. inv. (scherz.) Chi non può fare a meno di ammirare e visitare le grandi opere architettoniche.
• Sono in progress il Mucem (museo della civiltà e della storia del Mediterraneo, di Rudy Ricciotti) e la Friche de la Belle de Mai (di Matthieu Poitevin, fabbrica artistica di 45mila metri quadri dove sorgeva la Manifattura Tabacchi), mentre l’italiano Stefano Boeri ha progettato la Villa Mediterranée: ambizioso progetto di promozione di dialogo nel Mediterraneo. Ambizioso anche architettonicamente, con la sua “piazza” d’acqua di mare. Per gli archi-addicted una buona scusa per programmare un prossimo weekend marsigliese (Bettina Ribiç, d-repubblica.it,
23 marzo 2013, ‘Dmemory Attualità’).
Composto dal s. f. archi ( tettura ) e dall’agg. ingl. addicted (‘dipendente, che soffre di una dipendenza’).
Bookblog
(book blog) s. m. Blog di informazione e commento sulla produzione libraria e letteraria.
• 1) I book blog sono – o dovrebbero essere – luoghi di discussione culturale nel senso più ampio possibile. 2) I book blog non dovrebbero essere casse di risonanza degli uffici stampa, comunicazione e marketing delle case editrici (daeffe.it, 10 aprile 2013, post di Antonio La Gala).
• [tit.] Bookblog – Cronache letterarie [testo] […] A nome della redazione del Bookblog, voglio esprimere solidarietà ai familiari e unirmi a loro nella speranza di un suo imminente ritorno [riferito al giornalista del quotidiano La Stampa Domenico Quirico, ndr]. Sono certa che, non appena avrà osservato abbastanza, tornerà per raccontare tutto al mondo (Redazione_Elena, salonelibro.it, 6 maggio 2013).
Dall’ingl. book blog (o books blog), a sua volta composto dai s. book (‘libro’) e blog.
Già attestato nella variante BookBlog dal maggio del 2010 (bookblog.salonelibro.it), come nome del quotidiano di informazione gestito da una redazione di giovani durante il Salone del Libro di Torino.
bufalaste
s. m. e f. (iron.) Chi crea e diffonde notizie palesemente false, bufale, panzane.
• Ora mi informano che un altro Umberto Eco si intrattiene su Facebook con molteplici dialoganti. Specifico che la notizia mi è stata data non dal “New York Times” ma dagli amici di un bar Sport di provincia, che ne sorridevano, perché non è necessario essere membri dell’Accademia della Crusca per subodorare subito la bufala. Infatti avevano notato che nel sito mi presentavo come Eco Umberto (non Umberto Eco) e ne avevano dedotto che il bufalaste (così chiamerei
gli orditori di bufale) usava la formula cognome- nome che denota un bassissimo livello di scolarità (Umberto Eco, l’espresso.it, 15 gennaio 2013, ‘La Bustina’).
Sul modello di ecclesiaste ‘oratore che parlava nell’ecclesia, cioè nell’assemblea’.
culturnomica
s. f. Studio dei fenomeni culturali attraverso metodi quantitativi, basato sulla raccolta, digitalizzazione e indicizzazione di una grande quantità di parole contenute nelle opere a stampa.
• CULTURNOMICA nuova disciplina scientifica che si propone di introdurre metodi quantitativi nello studio dei fenomeni culturali; grazie alla digitalizzazione di milioni di volumi e alla potenza di calcolo dei moderni elaboratori, diventa possibile misurare la frequenza assoluta e relativa delle parole dal 1500 a oggi (Oliviero Ponte di Pino, la Repubblica, 3 gennaio 2013, pp. 40-41, ‘Cultura’).
Dall’ingl. culturnomics, a sua volta composto dal s. culture (‘cultura’) e dal moderno suffisso -nomics (retroformazione da economics ‘economia’).
digitoriale
agg. e s. m. Relativo alla produzione di un contenuto narrativo, saggistico, didattico, divulgativo che include sin dalla fase progettuale l’elemento digitale; il contenuto così progettato che include l’elemento digitale.
• Iniziative all’insegna del digitale, dal laboratorio di scrittura su tablet al giornale on line, dagli incontri con autori ‘digitoriali’ (digitali e editoriali) al seminario sul cyber-bullismo. È ciò che il Salone del Libro metterà in campo per avvicinare a lettura, scrittura e libri la generazione dei nativi digitali, i bambini e ragazzi di oggi, cresciuti fra smartphone e tablet (lagazzettadelmezzogiorno.it, 14 aprile, 2013, ‘Spettacolo’).
Dall’ingl. digitorial, a sua volta composto dall’agg. e s. m. ( digit ) al (‘digitale’) e dall’agg. ( edit ) orial (‘redazionale’, ‘relativo alla redazione di un testo’).
farmscraper
s. m. Struttura architettonica verticale, a forma di torre, concepita per ospitare insediamenti e attività produttive agricole.
• [tit.] “Farmscraper”. Un progetto di Vincent Callebaut per ricostruire agricoltura e sostenibilità con l’architettura, nel cuore della Cina più difficile (arte.it, 16 marzo 2013).
• Infatti proprio a Shenzen sorgerà l’Asian Cairns. Di che cosa si tratta? Di “farmscrapers”, e non skyscrapers: ovvero non grattacieli, ma fattorie verticali e sopraelevate, veri e propri ecosistemi futuribili. Il progetto prevede ben sei torri, ognuna formata anche da 20 “ciottoli” abitabili, con pannelli solari e pale eoliche (Lisa Corva, d-repubblica.it, 18 maggio 2013, ‘Dmemory Attualità’).
Dall’ingl. farmscraper, a sua volta composto dai s. farm (‘fattoria’) e scraper (‘chi, che gratta, graffia’), sul modello di skyscraper (‘grattacielo’).
fixup
(fix-up) s. m. inv. Nella narrativa di genere, in particolare fantascienza e fantasy, romanzo ricavato dall’unione, dal rimaneggiamento e dall’ampliamento di racconti autonomi, scritti e, spesso, pubblicati in precedenza; usato anche come agg. inv.
• L’autore milanese, fresco vincitore del premio Cassiopea per i romanzi di fantascienza, parla del suo progetto steampunk, di come è nato, si è evoluto da un racconto a una versione seriale, fino ad arrivare al fixup (Festivaletteraturamilano.it, 8 giugno 2013, ‘Eventi’).
• In un bell’articolo apparso nel numero 35 di Writers Magazine Alain Voudì definisce Mondo9, il romanzo fix-up di Dario Tonani, “un incubo steampunk… un’allegoria feroce e sanguinosa dell’alienazione umana”, e annota che “l’alienazione è tanto forza quanto limite del romanzo”, nel senso che in esso si avverte l’assenza di una vera partecipazione emotiva da parte dell’autore, la qual cosa impedisce al lettore di instaurare un rapporto empatico (Antonino Fazio, Carmillaonline.com, 30 giugno 2013, ‘Recensioni’).
Dall’ingl. (to) fix-up ‘aggiustare, sistemare’.
instant song
loc. s.le f. Canzone composta sul momento per trattare un argomento d’attualità, di solito di cronaca nera.
• “L’idea è quella di ricondurre la canzone alla sua funzione originaria”, dice Massimo Bubola, “raccontare i fatti salienti e soprattutto quella che oggi viene definita cronaca nera. Una instant song nasce per porre questioni e sottolineare riflessioni su un fatto appena accaduto, così da superare l’arco temporale della semplice notizia” (Ernesto Assante, repubblica.it, 10 maggio 2013, ‘Spettacoli’).
• [tit.] La nuova “instant song” del cantautore veronese, in esclusiva su Repubblica.it, è dedicata al femminicidio, il lungo e straziante elenco di casi, di violenze e di morti femminili avvenuti negli ultimi due anni (repubblica.it, 10 giugno 2013, ‘Spettacoli’).
Espressione ingl. composta dall’agg. instant (‘istantaneo, sul momento’) e dal s. song (‘canzone’).
mengonismo
s. m. (scherz.) 1. Parola, espressione tipica dei testi delle canzoni di Marco Mengoni. 2. Atteggiamento verso la vita rassegnato, fatalista, espresso nelle canzoni di Marco Mengoni.
• [...] Quindi, sia io che lo seguo da sempre, sia tu, siamo nella stessa barca: inaspettiamoci l’inaspettabile (scusa è un “mengonismo”… d’obbligo) da lui a Sanremo! (Marco Mengoni facebook.com, 25 gennaio 2013, post di Lau Santini).
• Il problema è che si può vincere il ripiegamento, la resistenza, quel restare aggrappati tragicamente ad “un mondo che non può più” (Gramsci docet) solo se si ritrova un sogno davanti. Si può vincere contro il mengonismo solo provando di nuovo a volare come Modugno (Onofrio Romano, ilponte.com, 19 marzo 2013, blog ‘L’Osservatore romano’).
Derivato dal nome proprio ( Marco ) Mengoni con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Mid Adult
loc. s.le m. inv. Nel marketing editoriale, etichetta che qualifica il genere narrativo destinato a lettori non più giovani (dai trentacinque anni fino alla mezza età) e caratterizzato da storie con protagonisti provati da esperienze personali negative, ma nonostante ciò pronti a rimettersi in discussione.
• Forse gli editori non ci sono ancora arrivati, ma l’«Huffington Post» ha già individuato la prossima categoria: il Mid Adult. La categoria spesso ha un involucro giallo, come Gone Girls di Gillian Flynn (uscito da Rizzoli) o Il sospetto di Chris Pavone (Piemme). L’età dei potenziali lettori sale (dai 35 ai 40) così come quella dei protagonisti che si portano dietro il peso e le conseguenze delle scelte fatte nel passato, hanno alle spalle amori finiti e rimpianti, mentre ancora cercano di cambiare il corso della loro vita, di trovare nuove opportunità, come accade in Geoducks are for Lovers di Daisy Prescott, bestseller in America (Cristina Taglietti, Corriere della sera, 25 agosto 2013, ‘la Lettura’, p. 11).
Espressione ingl. composta dall’agg. mid (‘mezzo, di mezzo’) e dall’agg. e s. adult (adulto).
teen soap
loc. s.le f. Soap opera rivolta a un pubblico di adolescenti.
• Le vere eredi di Vanessa Hudgens e co. parlano argentino: sono le star della teen soap Violetta, in onda su Disney Channel, e provengono da tutto il mondo. A rappresentare l’Italia ci pensano Lodovica Comello e Ruggero Pasquarelli di X-Factor (ADT, ultimaora.net, 25 febbraio 2013, ‘Cultura e Spettacoli’).
• La reginetta della teen soap «Violetta» sarà protagonista sabato e domenica sugli schermi Uci. Ed è caccia al biglietto con 35mila prenotazioni. In anteprima il primo episodio della seconda stagione della serie tv, in arrivo su Disney Channel (Clara Caroli, la Repubblica, 13 maggio 2013, Torino, p. 8).
Espressione ingl. composta dai s. teen (‘adolescente’) e soap (‘soap opera, telenovela’).
web-fiction
(web fiction) s. f. inv. Film a soggetto ideato e realizzato per la rete.
• [tit.] Roma, ecco la web fiction girata / tra Ostiense e Flaminio (ilmessaggero.it, 16 gennaio 2013, ‘Cultura’).
• Nella trama c’è una propensione allo shopping, ovviamente, ma anche tanta cultura, folclore e soprattutto innovazione. Perché la web-fiction a puntate [...] che sarà girata a maggio a Prato e avrà tra i protagonisti attori professionisti e negozianti, guarda negli occhi la crisi del centro storico della città e alle sue attività commerciali e cerca di risolvere i problemi (che non sono soltanto la concorrenza cinese) di una città nella morsa della recessione (Marco Gasperetti, corriere.it, 4 aprile 2013, ‘Cronache’).
Si tratta di uno pseudoanglicismo, poiché in inglese web fiction designa un’opera letteraria (fiction) disponibile esclusivamente o principalmente in rete (web), di solito pubblicata a puntate. La parola composta italiana riprende invece lo pseudoanglicismo fiction ‘(tele)film a soggetto’. Nell’accezione del neologismo italiano web-fiction, l’ingl. adopera web film.
Neologismi scienze sociali e storia
Datagate
s. m. inv. Scandalo legato a un programma governativo di raccolta telematica di informazioni su una grande quantità di soggetti privati e istituzionali, eseguito dai servizi di sicurezza
degli Stati Uniti.
[tit.] Datagate, Obama: il Congresso era d’accordo. Nessuno ascolta le telefonate / Il contestato sistema Prism contribuì a sventare nel 2009 l’attentato ad opera di un fondamentalista islamico nella metropolitana di New York (ilmessaggero.it, 8 giugno 2013, ‘Primo Piano’).
Il soldato di Wikileaks e l’informatico del Datagate hanno invece compiuto atti che vengono considerati illegali (Manning è sotto processo militare, Snowden verrà senza dubbio incriminato) per denunciare programmi governativi che, fino a prova contraria, risultano legali, gestiti dal governo e approvati dal Congresso (Marco Bardazzi, La Stampa, 11 giugno 2013, p. 31, ‘Lettere e commenti’.
[tit.] Datagate, il Venezuela concede l’asilo a Edward Snowden (ilfattoquotidiano.it, 10 luglio 2013, ‘Mondo’).
Voce di formazione italiana (pseudoanglicismo), composta dal s. pl. ingl. data (‘dati, informazioni’) con l’aggiunta del confisso -gate (ricavato dal nome dello scandalo Watergate).
decreto del fare
(decreto del Fare) loc. s.le m. Il decreto legge 21 giugno 2013 n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia), così soprannominato per sottolineare l’intenzione di tradurre in misure concrete il programma governativo in campo economico.
Prima del vertice europeo del 27-28 giugno il governo varerà un «decreto del fare» incentrato su lavoro, semplificazioni, lavoro e interventi fiscali. Lo ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini al termine del vertice di maggioranza a palazzo Chigi (corriere.it, 11 giugno 2013, ‘Politica’).
Sono oltre 2.300 gli emendamenti presentati in commissione Bilancio al decreto del Fare. Più della metà sono stati presentati dai partiti che sostengono la maggioranza (sole24ore.com, 10 luglio 2013, ‘Notizie’).
Espressione composta dal s. m. decreto, dalla prep. articolata del e dal v. sostantivato fare.
discensore sociale
loc. s.le m. Processo che determina il livellamento verso il basso delle condizioni sociali, con particolare riguardo alla condizione delle classi medie.
Per definire il malessere delle classi medie, si impone in Francia un nuovo termine: «le descenseur social», ovvero il «discensore sociale», che potrebbe essere adottato tranquillamente anche in Italia in opposizione all’ascensore sociale che nei bei tempi dello sviluppo rombante prevedeva un ricambio e dunque la possibilità, anche per cittadini di umili origini, di scalare i gradini della società. Per la verità, l’espressione fu coniata profeticamente sette anni fa, all’alba della crisi, dal sociologo Alain Mergier, come informa Le Monde (Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 18 maggio 2013, p. 6, ‘Primo Piano’).
• Invece di prendere il “discensore sociale”, imparare a usare una chiave inglese è il segreto per aprire molte porte (Aldo Grasso, corriere.it, 31 maggio 2013, ‘Sette’).
Composto dal s. m. discensore e dall’agg. sociale, sul modello della loc. fr. descenseur social.
divisivo
agg. Che crea divisioni o contrapposizioni, impedendo di preservare o di raggiungere un’unità di punti di vista e di intenti.
Prima venne Giorgio Napolitano che, nel dicembre scorso, definì il dibattito politico «molto aspro e divisivo». L’aggettivo è poi dilagato in questi giorni. Una scelta «divisiva» quella di Stefano Rodotà. Una scelta «altamente divisiva», quella di Romano Prodi [...] (Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 20 aprile 2013, p. 6, ‘La parola’).
Il giornalista [Marco Travaglio, ndr], attraverso questa ironica metafora, dà una definizione di “divisivi” e di “condivisi”. “Chi non condivide è un terrorista o un sabotatore della pacificazione” – spiega – “chi è condiviso piace a Berlusconi. Enrico Letta, ad esempio, non è divisivo perchè è impossibile dividerlo dallo zio Gianni. Tutto deve piacere a Berlusconi, altrimenti è divisivo”. E cita esempi di “divisivi”, come Prodi, Rodotà e le figlie di Enzo Tortora, alle quali Berlusconi ha ribattuto: “Fareste meglio a tacere” (ilfattoquotidiano.it, 16 maggio 2013, ‘TV’).
Calco semantico sull’ingl. divisive ‘che divide; controverso, dibattuto’.
escrache
s. m. In alcuni Paesi latinoamericani e in Spagna, forma di protesta e di rivendicazione pacifica, caratterizzata dalla presenza animata, rumorosa, talvolta creativa, dei manifestanti nei pressi dell’abitazione o del luogo di lavoro di esponenti della classe dirigente.
Dilaga la rabbia contro gli sfratti per insolvenza dei mutui con il clamoroso “escrache”, la protesta di massa sotto la casa dei politici del partito al potere con maggioranza assoluta, il popolare (Pp, conservatore) del premier Rajoy (Gian Antonio Orighi, lastampa.it, 11 aprile 2013, ‘Esteri’).
Gli indignati sono tornati a sfilare per le strade spagnole, in un simbolico «escrache al sistema». L’escrache è la «segnalazione pubblica», con picchetti sotto casa, dei politici che affossano iniziative di legge popolari [...] (Luca Tancredi Barone, ilmanifesto.it, 14 maggio 2013, ‘Attualità’).
Voce colloquiale dello spagnolo parlato in Argentina e Uruguay, di etimologia incerta [...]. Negli anni Novanta il vocabolo fu usato in Argentina per definire le manifestazioni di piazza contro l’indulto concesso dal governo Menem a favore di alti esponenti delle giunte militari (1976-1983), responsabili di moltissimi omicidi di natura politica.
Già attestato nel Corriere della sera del 17 maggio 1999, ‘Prima Pagina’ (Dacia Maraini).
menopeggismo
s. m. (iron.) La tendenza ad accontentarsi di una soluzione meno brutta rispetto a un’altra, piuttosto che battersi per una soluzione decisamente migliore.
«Menopeggismo è la parola di questi tempi. Vuoi stare male o vuoi stare peggio? Allora ti becchi questo governo. Vuoi che ti tagli solo la sanità o tutte le spese sociali? Insomma, ogni volta tutto viene accettato perché c’è un’ipotesi peggiore» [Luca Telese] (intervista a cura di Massimo Persotti, radioradio.it, 19 dicembre 2012).
Il menopeggismo ha ucciso la “sinistra” italiana, e oltretutto è da dimostrare che i D’Alema siano poi così migliori dei Berlusconi (Andrea Scanzi, ilfattoquotidiano.it, 22 marzo 2013, ‘Politica & Palazzo’).
Già attestato nella Stampa del 2 novembre 1995, p. 2 (Fausto Bertinotti).
mobilitazione cognitiva
loc. s.le f. Ricerca e aggregazione di conoscenze, competenze e capacità diffuse sul territorio, tra i rappresentanti delle amministrazioni, dell’impresa, del lavoro e delle professioni, al fine di individuare metodi e contenuti partecipati di scelta pubblica e di governo da conferire ai grandi soggetti nazionali di iniziativa politica organizzata.
Solo poche voci, molto isolate nel centro sinistra, pensano a contenuti e metodi completamente nuovi. Mi riferisco, in particolare, a Fabrizio Barca che lancia la formula “mobilitazione cognitiva” per definire un nuovo collante che possa tenere in qualche modo correlati rappresentanti e rappresentati, base e vertice, militanti d’opinione e leadership (Elio Matassi, ilfattoquotidiano.it, 8 aprile 2013, blog).
Un «partito palestra» saldamente radicato nel territorio, animato (e finanziato) dai militanti e dai volontari, «robusto» e «rigorosamente separato dallo Stato». Il metodo è lo «sperimentalismo democratico», la filosofia è la «mobilitazione cognitiva» e il contributo di Barca, denso quanto complesso, oltre a molti incoraggiamenti scatena le ironie del web (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 13 aprile 2013, p. 8).
Composto dal s. f. mobilitazione e dall’agg. cognitivo. Si veda la locuzione cognitive mobilization, adoperata per la prima volta nel 1970 (e poi più volte in seguito, con successive calibrature semantiche) dal politologo e sociologo statunitense Ronald F. Inglehart (Cognitive Mobilization and European Identity).
papalatria
(Papalatria) s. f. (iron.) Adorazione del papa che arriva a forme di idolatria.
La Papalatria che ha infiammato l’euforia per Francesco I, e ha rapidamente archiviato Benedetto XVI, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un quadro complessivo di incertezze e dubbi sulla Chiesa che ho descritto correttamente e schiettamente già nel mio «Grazie Gesù» del 2008 e in «Europa Cristiana Libera» del 2009 (Magdi Cristiano Allam, ilgiornale.it, 25 marzo 2013, ‘Interni’).
Magdi Allam lascia anche la Chiesa: “Questi Papi troppo deboli con l’Islam”. Il parlamentare europeo, che nel 2008 aveva fatto scalpore ricevendo il battesimo in San Pietro da Benedetto XVI, si scaglia contro la “papalatria” per papa Francesco e critica anche Ratzinger per aver pregato con i musulmani. “L’Europa finirà per essere sottomessa” (repubblica.it, 25 marzo 2013, ‘Pubblico’).
Composto dal s. m. papa con l’aggiunta del confisso -latria.
Già attestato nella Repubblica il 19 aprile 2005, ‘Prima Pagina’ (Hans Küng, traduzione di Elisabetta Horvat).
parlamentarie
(Parlamentarie) s. f. pl. Consultazione telematica tramite la quale uno schieramento, partito, movimento politico propone a militanti e simpatizzanti di scegliere direttamente i candidati alle future elezioni politiche per la formazione del Parlamento nazionale.
Il M5S è un movimento no profit. [...]. Non sono primarie con leader (che brutta parola...) di cartapesta, ma “parlamentarie” con cui si comporranno le liste elettorali di tutta Italia senza l’intermediazione dei partiti. Non ci saranno “nominati” in Parlamento, ma cittadini che possono entrare come portavoce nella macchina dello Stato per renderla trasparente e democratica (Beppe Grillo, beppegrillo.it, 1° dicembre 2012).
[tit.] Le Parlamentarie PD: nelle posizioni eleggibili parità di genere e due terzi dei parlamentari uscenti (cise.luiss.it, 4 gennaio 2013).
Derivato dal s. m. parlamento, con l’aggiunta del suffisso -ario, sul modello del s. f. pl. (elezioni) primarie.
pentastellato
agg. e s. m. Che è proprio del Movimento 5 Stelle; aderente al Movimento 5 stelle.
Grillo vuole un governo a 5 Stelle. Non è certo una novità. I pentastellati sono convinti di poter “voltare pagina” (liberoquotidiano.it, 28 marzo 2013, ‘Primo Piano’).
“Un governo, misero, c’è, e allora si potrebbe andare in Parlamento domani e fare, con una votazione, l’abolizione del Porcellum per tornare alla legge precedente e a un Paese normale. Sarebbe un segnale”: questa la proposta che arriva da Beppe Grillo, intervenuto sul suo blog in diretta streaming al termine delle consultazioni fra i capigruppo del Movimento 5 stelle con il presidente Napolitano in cui Crimi e Lombardi hanno ribadito il ‘no’ alla fiducia a qualsiasi esecutivo, politico o tecnico, che non sia pentastellato (tg.rai.it, 29 marzo 2013, ‘Articoli’).
Composto dal confisso penta- aggiunto all’agg. stellato.
swap party
(swap-party, Swap party) loc. s.le m. Appuntamento, più o meno formalizzato, organizzato in un dato luogo affinché i partecipanti all’evento possano scambiarsi oggetti usati.
Un abito che non porti più? Una collana, una borsa e altri abiti e accessori che non hai più voglia di indossare? Invece di buttarli si possono barattare. Ad esempio domani, partecipando allo Swap party di primavera che Sandra Bacci, insegnante lucchese con la passione della moda […], ha organizzato per domani, dalle 14,30 alle 19, negli spazi del Tennis club Dodpo a San Cassiano a Vico di Lucca (Il Tirreno, 23 marzo 2013, p. 24, Lucca).
In tutta Italia, e a Roma in particolare, si moltiplicano per esempio gli “swap party” che altro non sono che mercatini dove chiunque può portare oggetti (si è iniziato con abiti e gadget tecnologici) che non usa più, consegnarli al banco dell’accettazione, e ricevere in cambio oggetti che altre persone hanno portato per lo scambio (Giorgio Scura, Leggo, 2 aprile 2013, p. 7, ‘Attualità’).
Espressione ingl. composta dai s. swap (‘scambio, baratto’) e party. Già attestato, nella forma swap-party, nel Corriere della sera del 4 febbraio 2009, ‘Vivi Milano’, p. 12 (Marina Martorana).
Neologismi scienze naturali e matematiche
Archicebus
s. m. inv. Animale di piccole dimensioni (circa sette centimetri), probabilmente arboricolo, diurno, insettivoro, caudato, vissuto nell’eocene, forse antenato comune di tarsi, lemuri, primati e scimmie antropomorfe (Archicebus achilles).
La datazione di Archicebus, come è stata battezzata la nuova specie, dimostra che il momento della separazione fra la linea evolutiva che ha portato ai primati tarsiformi e quella degli antropoidi – cioè alle scimmie moderne, alle grandi scimmie e agli esseri umani – è ancora più antica di quanto si pensasse (lescienze.it, 5 giugno 2013, ‘News’).
“Archicebus era un ibrido bizzarro”, racconta Chris Beard del Carnegie Museum. “Il suo aspetto era molto diverso da quello degli altri primati. Aveva i piedi di una piccola scimmia, braccia, gambe e denti di un primate assai primitivo e un cranio con due occhi minuscoli” (Elena Dusi, repubblica.it, 5 giugno 2013, ‘Scienze’).
Dal latino scientifico Archicebus, a sua volta composto da archaeo- (‘archeo-’) e dal s. Cebus (‘genere di primati Platirrini’).
Bigbrain
(Big Brain) s. m. inv. Mappa digitale tridimensionale ad altissima risoluzione del cervello, in grado di fornire un modello molto dettagliato della sua costituzione, da utilizzare a fini diagnostici.
La nuova ricostruzione digitale, chiamata Bigbrain, mette per la prima volta a disposizione della comunità scientifica l’anatomia microscopica del cervello [...] superando di un fattore 50 in ciascuna delle tre dimensioni i più dettagliati atlanti attualmente disponibili (lescienze.it, 20 giugno 2013, ‘News’).
È la copia digitale più fedele del cervello umano. Si chiama Big Brain ed è la prima mappa 3D del nostro organo più misterioso. Grazie alla sua elevatissima risoluzione, questo nuovo strumento consente di osservare ogni singolo e microscopico dettaglio, superando di gran lunga gli attuali modelli di cervello ancora troppo grossolani (Valentina Arcovio, ilmessaggero.it, 21 giugno 2013, ‘Scienza Salute’).
Dall’ingl. Big Brain, a sua volta composto dall’agg. big (‘grande’) e dal s. brain (‘cervello’).
biofabbrica
(bio fabbrica) s. f. Elemento naturale modificato attraverso la biotecnologia affinché produca effetti terapeutici.
Si chiama Chlamydomonas reinhardtii ed è un’alga verde trasformata in una biofabbrica per produrre un costoso e complesso farmaco antitumorale (ansa.it, 11 dicembre 2012, ‘Scienza e Medicina’).
Una varietà di alga è stata trasformata in una bio fabbrica per produrre un costoso e complesso farmaco [...]. L’alga trasformata in una ‘biofabbrica’ di farmaci è la Chlamydomonas reinhardtii: è un’alga verde largamente impiegata nei laboratori di biologia [...] (corriere.it, 19 dicembre 2012, ‘Scienze e Tecnologie’).
Composto dal confisso bio-4 con l’aggiunta del s. f. fabbrica.
connettoma
s.m. L’insieme di tutte le connessioni neurali di un cervello umano.
Secondo Sebastian Seung, neurobiologo computazionale del Mit e autore del libro Connettoma (Codice edizioni), l’impresa di Brenner è solo l’innesco di un’operazione molto più ambiziosa: riuscire a descrivere e decifrare […] il «connettoma» di ciascuno di noi (Sandro Modeo, Corriere della Sera, 28 luglio 2013, ‘la Lettura’, p. 6).
[...] il mese scorso i National Institutes of Health statunitensi hanno ufficialmente lanciato il Progetto Connettoma Umano, finanziandolo con 30 milioni di dollari. Obiettivo: tracciare, entro il 2015, una mappa delle connessioni tra le aree cerebrali nel cervello umano sano, per capire come vengono processate le informazioni (Daniela Ovadia, scienze.it, 26 agosto 2013, blog ‘Mente e Psiche’).
Derivato dal s. m. connett ( ore ) con l’aggiunta del suffisso -oma; v. l’ingl. connectome.
deficit model
loc. s.le m. inv. Modello di interpretazione dei rapporti tra sapere scientifico e società che postula nei destinatari della comunicazione scientifica una mancanza di comprensione delle teorie e delle metodologie scientifiche, le quali potrebbero essere automaticamente accettate una volta divulgate in modo chiaro dagli specialisti.
[…] la gente non sa nulla di scienza, reagisce emotivamente, e di conseguenza devo spiegare cosa è scientificamente giusto perché così la gente cambia opinione. Questa equazione, che per chi se ne occupa si chiama “deficit model”, presuppone la convinzione che l’informazione sia data allo scopo di cambiare un comportamento (Francesco Lescai, prometeusmagazine.org, 19 marzo 2013).
La soluzione proposta dallo scienziato è ovvia ed è quella che lui stesso ha appreso sui banchi dell’Università: ci si siede a sentire il luminare e si impara tutto quello che dice. […] Beh, non funziona così. Questo è quello che gli studiosi della comunicazione della scienza chiamano “deficit model”: si descrive il pubblico come fondamentalmente ignorante di questioni scientifiche e per colmare questa carenza è necessario riversare più informazioni nelle loro teste (Dario Bressanini, lescienze.it, 21 giugno 2013, blog ‘Scienza in cucina’).
Espressione ingl. composta dai s. deficit e model (‘modello’).
greening
s. m. inv. Politica ecologica e azione di protezione dell’ambiente naturale; inverdimento.
Inoltre, ridurre il consumo di carne e prodotti lattiero-caseari insieme al greening delle pratiche agricole può ridurre le emissioni di metano e protossido di azoto più dell’80% entro il 2050 (Carlo Petrini e Achim Steiner, la Repubblica, 25 maggio 2013, p. 25, ‘Commenti’).
Il cuore della Pianura Padana continuerà a produrre riso: la coltura, che occupa l’area più fertile compresa tra Lombardia e Piemonte, ha infatti ottenuto l’esenzione dalla misura di inverdimento, il «greening» da molti considerato il più grave pericolo della riforma della Pac, la politica agricola comunitaria che detterà le regole fino al 2020 (Simona Marchetti, La Stampa, 1° luglio 2013, p. 22, ‘Agricoltura’).
Dall’ingl. greening. Già attestato nella Repubblica il 9 gennaio 2012, p. 22, ‘Cronaca’ (Francesco Erbani).
Nyasasauro
s. m. Nome di alcuni rettili (lat. Nyasasaurus Parringtoni), di dimensioni ridotte, dotati di una lunga coda, che popolarono la Terra più di 240 milioni di anni fa, all’inizio del Triassico medio.
[tit] Il dinosauro più antico viveva in Africa / Il Nyasasauro aveva le dimensioni di un cane labrador e una coda molto lunga: visse 243 milioni di anni fa (Simona Regina, corriere.it, 18 dicembre 2012, ‘Scienze’).
Uno studio condotto nel 2013 indica che il dinosauro più antico scoperto finora sarebbe il Nyasasauro, un animale dal collo e la coda lunga grande come un labrador, che risalirebbe a 243 milioni di anni fa: precederebbe quindi dai 10 ai 15 milioni di anni ogni dinosauro descritto prima di lui (nationalgeographic.it, 12 luglio 2013, ‘Scienza’).
Composto da Nyasa (nome del lago un tempo denominato Malawi, nelle cui vicinanze sono state rinvenute nel 1930 le ossa del rettile), con l’aggiunta del confisso -sauro (vedi il lat. scient. -saurus) [...].
pandoravirus
(Pandoravirus) s. m. inv. Virus gigante (circa un micron di lunghezza) ad elevato numero di basi del genoma, forse appartenente a un dominio della vita precedentemente sconosciuto.
Battezzati come Pandoravirus per la loro forma a vaso e per i grattacapi che daranno ai biologi, potrebbero guidare i virus verso la ‘resurrezione’, portandoli a scalare l’albero della vita da cui erano sempre stati esclusi perché considerati ‘non viventi’ (ilfattoquotidiano.it, 19 luglio 2013).
Particolarmente notevole è il fatto che la maggior parte dei geni dei pandoravirus non compare in alcun database, il che non solo rafforza l’ipotesi che i virus giganti discendano da cellule a vita libera che a poco a poco hanno perso la maggior parte dei geni in seguito a un parassitismo sempre più spinto, ma suggerisce anche – come ha detto Claverie – “che abbiano avuto origine da una stirpe cellulare primitiva totalmente diversa da Archea, Bacteria e Eukarya” (lescienze.it, 22 luglio 2013, ‘News’).
Composto dal s. f. pandora2 (con riferimento al vaso di Pandora, l’orcio pieno di tutti i mali) e dal s. m. virus.
self-tracking
(self tracking) s. m. inv. Disciplina di cura di sé, basata sul monitoraggio delle attività quotidiane (in particolare quelle sportive e alimentari) e sulla quantificazione di ogni singola azione attraverso i più avanzati dispositivi tecnologici, al fine di restaurare, mantenere o incrementare la qualità del proprio benessere vitale.
Samsung aveva lanciato S Health lo scorso luglio, sotto forma di app capace di interfacciarsi con dispositivi per il self-tracking al fine di monitorare sul proprio smartphone la pressione sanguigna e i livelli di glucosio nel sangue (Fabio Deotto, panorama.it, 15 marzo 2013, ‘Mytech’).
Quando si entra nel mondo del self tracking sportivo è difficile non volere sempre di più. I dati non bastano mai e la sensazione che i tuoi dispositivi si mangino anche quel mezzo km, quel mezzo giro, si fa strada inesorabilmente nella nostra mente di impallinati (Daniele Cassandro, wired.it, 4 aprile 2013, ‘Reviews’).
Dall’ingl. self-tracking, a sua volta composto dall’agg. self (‘sé stesso’) e dal s. tracking (‘rilevamento, monitoraggio’).
Già attestato nella Repubblica del 6 novembre 2010, p. 39, ‘Cultura’ (Anais Ginori).
soccket ball
(Soccket Ball) loc. s.le f. Pallone da calcio che sfrutta le riserve di energia, immagazzinate durante il gioco, ai fini di un successivo utilizzo come fonte mobile di energia.
Obama [...] ha lanciato un primo piccolo ma significativo e molto divertente progetto: la palla elettrica. Si tratta di un pallone da calcio, inventato da due studentesse di Harvard, Jessica Matthews e Julia Silverman, in grado di accumulare energia durante il gioco. [...] All’interno la palla ha un generatore di energia e una batteria: “I bambini africani, come quelli di tutto il mondo – ha spiegato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney – prendono a calci una palla per tutto il giorno. Quindi, quando la sera tornano a casa, possono collegare al loro pallone una normale lampada, in modo da poter sfruttare l’energia immagazzinata per leggere o per caricare il loro telefonino”. La palla si chiama soccket ball, un nome nato fondendo la parola “soccer”, cioè “calcio”, e “socket”, cioè presa elettrica (Anna Guaita, ilmessaggero.it, 1° luglio 2013, ‘Esteri’).
Barack Obama, in visita in Tanzania, ha sperimentato la rivoluzionaria Soccket Ball. Inventato da due ragazze laureate ad Harvard, il pallone è dotato di un meccanismo a pendolo in grado di creare energia cinetica durante il gioco. L’azienda sostiene che in 30 minuti di gioco è possibile alimentare una lampada a led per tre ore (sportmediaset.it, 3 luglio 2013).
Espressione ingl. composta dai s. socc ( er ) (‘calcio’) e socket (‘presa elettrica’).
xenoceratopo
(Xenoceratopo) s. m. Grande dinosauro erbivoro (Xenoceratops foremostensis), dotato di quattro corna, identificato come remoto antenato del triceratopo.
Pesante oltre due tonnellate, la nuova specie di xenoceratopo identificata in Canada visse 15 milioni di anni prima del suo “pronipote”, il triceratopo (Ker Than, nationalgeographic.it, 12 novembre 2012, ‘Scienza’).
Anche se lo Xenoceratopo è stato identificato solo ora, con uno studio pubblicato sul Canadian Journal of Earth Sciences, i fossili (varie sezioni del cranio) che i ricercatori hanno utilizzato per la loro ricerca erano stati scoperti più di 50 anni fa, nel 1958, ma ora potrebbero iniettare nuova linfa nello studio di questo particolare gruppo di dinosauri (Davide Sher, panorama.it, 16 novembre 2012, ‘Scienza’).
Composto da un derivato del gr. ω” ψ ‘aspetto’ con l’aggiunta dei confissi cerato- ‘dotato di corno’ e xeno- ‘straniero, strano’.
Neologismi tecnologia e scienze applicate
AutoRip®
(Autorip) s. m. inv. Servizio in rete che consente, previo pagamento, di avere copie in omaggio in formato MP3 dei brani musicali acquistati attraverso il sito di e-commerce Amazon, nonché di accedere a un catalogo di brani convertiti da edizioni in vinile.
«Cosa direste se una volta comprati i CD da un’azienda 15 anni fa, vi ritrovaste adesso con le versioni MP3... e ancora soprattutto in automatico e gratuitamente». Era inizio dell’anno quando il fondatore di Amazon Jeff Bezos annunciava l’arrivo del nuovo servizio per i clienti americani. Ora Autorip – questo il nome della funzione – sbarca anche in Italia e in Europa (Marta Serafini, corriere.it, 25 giugno 2013, ‘Tecnologia’).
Il servizio era già partito alcune settimane fa negli Usa e ora arriva anche in Italia: si chiama AutoRip e permette, a chi acquista cd e vinili su Amazon, di avere automaticamente e gratuitamente una versione mp3 dello stesso album (Ernesto Assante, repubblica.it, 26 giugno 2013, blog ‘Media-Trek’).
Dall’ingl. AutoRip®, a sua volta composto dal verbo ( to ) rip (‘convertire un contenuto da un formato a un altro’, [...] nella lingua colloquiale) con l’aggiunta del confisso auto-1.
boombox
(Boombox) s. m. inv. Apparecchio stereofonico portatile, in grado di riprodurre la musica trasmessa dalle stazioni radio o riprodotta attraverso cassette, compact disc, lettori MP3.
Chi non ama ascoltare la musica attraverso cuffie e auricolari può rivolgersi senza timore verso lo Steez Crew di Pioneer, un boombox dall’aspetto assai giovanile [...] (Ernesto Assante, repubblica.it, 4 settembre 2012, ‘Tecnologia’).
Puoi chiamarlo Boombox o Ghetto Blaster, ma la sostanza non cambia: due casse enormi, un lettore di cassette e un quartiere degradato dove farlo suonare a ritmo di rap [...] (Alessio Lana, wired.it, 12 novembre 2012, ‘Gadgetland’).
[tit.] Il boombox, feticcio anni ’80 / Su National Geographic Channel la storia del decennio per oggetti, in pillole (rollingstonemagazine.it, 4 giugno 2013, ‘Cultura’).
Dall’ingl. boombox, [...] a sua volta composto dai s. boom (‘bum’, ‘rimbombo’) e box (‘scatola’).
copyright trolling
loc. s.le m. inv. (spreg.) Manovra organizzata da società editoriali e studi legali per ottenere un cospicuo risarcimento danni da chi abbia scaricato gratuitamente dalla rete prodotti coperti da copyright, film in particolare.
Il settimanale Businessweek racconta nel suo ultimo numero il fenomeno del “copyright trolling” e le sue più recenti evoluzioni. L’espressione definisce – “trolling” è un termine che ormai da molti anni è usato in rete per definire attività di molestie e teppismo online – una pratica che alcune società di contenuti editoriali e studi legali hanno cominciato a perseguire per contrastare la pirateria e il download illegale di materiali coperti da diritto d’autore, traendone guadagni nella forma di risarcimenti e patteggiamenti da parte di chi viene minacciato di denunce e procedimenti giudiziari (Rossella Quaranta, ilpost.it, 5 giugno 2013).
Espressione ingl. composta dai s. copyright e trolling (gergale: ‘provocazione, azione di disturbo effettuata in rete contro gli utenti’).
Attestato nel saggio di Elena Falletti, I diritti fondamentali su Internet. Libertà di espressione, privacy, copyright (Studi Applicati, 2011), p. 102.
e-cigarette
(anche nella variante scorciata e-cig) s. f. Sigaretta elettronica.
C’è molto dibattito sulle “e-cigarette”. I dispositivi, in alcuni casi, vengono utilizzati per provare a smettere di fumare (repubblica.it, 12 dicembre 2012, Parma, ‘Cronaca’).
In Italia è boom di negozi. Attualmente sono circa mille i punti in franchising che vendono i kit di e-cigarette: i prezzi variano a seconda delle confezioni [...] e delle ricariche [...] (Alice Corti, oggi.it, 8 gennaio 2013, ‘Cronaca’).
[tit.] Francia: inchiesta su rischi delle e-cig (ansa.it, 6 marzo 2013, ‘Cronaca’). [tit.] Imu e Iva, settimana decisiva / Resta la tassa sulle e-cigarette (ilgiornale.it, 16 luglio 2013, ‘Economia’).
Dall’ingl. e-cigarette (anche e-cig), composto dal confisso e- (ricavato dall’agg. electronic), che indica relazione con l’elettronica [...] e i dispositivi informatici, e il s. cigarette (‘sigaretta’), anche nella variante scorciata cig.
frankenburger
(Frankenburger) s. m. inv. (iron.) Carne edibile prodotta in laboratorio, coltivando in vitro cellule staminali prelevate dai tessuti muscolari di un bovino.
Pesa 142 grammi e per adesso costa la bellezza di 250 mila euro, ma potrebbe rivoluzionare le abitudini alimentari di carnivori e animalisti. Si tratta del “Frankenburger”, il primo hamburger creato in provetta da cellule staminali di bovino e degustato oggi per la prima volta a Londra, in uno studio televisivo (internazionale.it, 5 agosto 2013, ‘News’).
È nato frankenburger. Il frankenstein della carne. La prima polpetta artificiale prodotta integralmente in laboratorio ha visto la luce senza scomodare la mucca (Marino Niola, la Repubblica, 6 agosto 2013, p. 1).
Dall’ingl. frankenburger, a sua volta composto dal nome proprio Franken ( stein ) e dal s. ( ham ) burger.
gamification
s. f. inv. Utilizzo di meccanismi tipici del gioco e, in particolare, del videogioco (punti, livelli, premi, beni virtuali, classifiche), per rendere gli utenti o i potenziali clienti partecipi delle attività di un sito e interessarli ai servizi offerti.
Su una nuova piattaforma online di gamification [...] la numerosa community di Abarth verrà coinvolta in prove, sia virtuali che reali, per testare la capacità di superare i propri limiti (m. r., repubblica.it, 28 febbraio 2013, ‘Motori’).
Poi c’è chi suggerisce di puntare tutto sul mobile […] chi propone di aumentare il traffico cavalcando l’onda crescente della “gamification” (cioè dell’offerta di notizie in modo interattivo e ludico), chi consiglia semplicemente di rinunciare a fare informazione generalista […] (Alessandro Gilioli, l’Espresso, 24 ottobre 2013, p. 98, ‘Cultura’).
Dall’ingl. gamification, derivato dal s. game (‘gioco’).
INI-PEC
(Inipec) Sigla dell’Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti.
Visto l’art. 6-bis, comma 1, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 concernente “Codice delle amministrazioni digitale”, introdotto dall’art. 5, comma 3, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, che istituisce presso il Ministero dello sviluppo economico il pubblico elenco denominato “Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti (INI-PEC)” (Gazzetta Ufficiale, 9 aprile 2013, Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 19 marzo 2013).
Per metà giugno è atteso, inoltre, il debutto dell’Indice nazionale degli indirizzi pec (detto anche Inipec), che raggruppa tutti gli indirizzi di posta elettronica certificata di imprese e professionisti depositati presso Registro Imprese e gli Ordini. Sarà accessibile via web tramite il portale telematico consultabile, che permetterà a tutti (cittadini, professionisti, imprese, pa) di eseguire ricerche in base a diversi parametri e a seconda del settore di ricerca (Massimo Morici, panorama.it, 13 giugno 2013, ‘Economia’).
macchina profumografica
loc. s.le f. Apparecchiatura in grado di estrarre e analizzare i componenti olfattivi di una fonte primaria, tenuta sotto vuoto, al fine di ricavarne una formula grafica utile a un’eventuale riproduzione dei dati da impiegare nella ricerca scientifica o nell’industria dei profumi.
Progettata dal designer Amy Radcliffe, Madeleine è una macchina “profumografica” (la parola è inventata, in mancanza di un termine migliore) basata su una tecnologia denominata “Headspace capture”, ed è stata sviluppata per l’industria dei profumi (repubblica.it, 17 luglio 2013, ‘Tecnologia’).
Composto dal s. f. macchina e dall’agg. profumografico, a sua volta composto dal s. m. profumo e dal suffisso -grafico.
paywall
s. m. inv. Nei siti Internet di giornali, pubblicazioni accademiche e simili, sistema che limita l’accesso a determinati contenuti, fruibili soltanto a pagamento; usato anche in funzione di agg.
[tit.] Sun e Telegraph online a pagamento: il “paywall” scatta dopo i venti articoli. (repubblica.it, 28 marzo 2013, ‘Tecnologia’).
Dall’11 giugno prossimo il sito della Bild – uno dei più importanti quotidiani tedeschi nonché uno dei più venduti d’Europa – introdurrà un paywall per una serie di contenuti online. Soltanto una parte degli articoli e dei servizi del sito saranno a pagamento, mentre altri continueranno a essere consultabili gratuitamente, come per esempio le notizie principali (post.it, 28 maggio 2013, ‘Media’).
Dall’ingl. paywall, a sua volta composto dal v. ( to ) pay (‘pagare’) e dal s. wall (‘muro, barriera’). Già attestato in repubblica.it, 15 dicembre 2009, ‘Spettacoli & Cultura’ (Massimo Arcangeli).
social tv
(Social tv) loc. s.le. f. inv. Attività di interazione bidirezionale tra pubblico televisivo e fonte emittente attraverso la rete e in particolare i siti di relazione sociale, consistente nella pubblicazione di opinioni, commenti, voti sui programmi della televisione (trasmissioni d’intrattenimento, talk show, telefilm e simili), in contemporanea alla visione o in altri momenti.
[tit.] Con la Social tv verso/ una comunicazione a due direzioni (corriere.it, 15 gennaio 2013, blog ‘Sei gradi’).
«[...] Sicuramente siamo ancora lontani dall’inserimento nel ciclo produttivo di quello che sono espressioni del social media e dall’influenzare l’andamento di una scaletta di un programma, come avviene per esempio con alcuni programmi di AllJazeera. In Italia siamo ancora in posizioni di ‘osservazione del fenomeno’, però diciamo che già dal prossimo palinsesto alcune dinamiche di social tv entreranno ancora di più nella televisione che conosciamo [...]» [Giampaolo Colletti] (famigliacristiana.it, 24 gennaio 2013).
Espressione ingl. composta dall’agg. social (‘sociale, con riferimento ai siti di relazione sociale’) e dal s. tv.
Già attestato in sole24ore.com, 30 giugno 2012, ‘Nova 24 Tech’ (Giampaolo Colletti).
tabletfonino
(tablet-fonino) s. m. Computer portatile compatto (tablet), integrato dalle funzioni telefoniche tipiche di un telefonino.
Passiamo però all’interno del device, dove spuntano le novità più succose. I coreani avrebbero in serbo un’autentica bomba donando al tabletfonino (o phablet come dicono gli americani) ben 3 GB di Ram. Assurdo? (Alessio Lana, corriere.it, 2 maggio 2013, ‘Tecnologia’).
Il sistema operativo di Google è la scelta preferenziale dei produttori di tablet-fonini. Il cui identikit è presto fatto: display generoso (6,7,8 e addirittura 10 pollici), dimensioni e hardware da tavoletta elettronica, reparto da cellulare (Luca Figini, sole24ore.com, 14 giugno 2013, ‘Nova24 Tech’).
Composto dal s. ingl. tablet (‘computer portatile compatto’) e dal s. m. ( tele ) fonino.
twitbattito
(TwitBattito) s. m. Dibattito pubblico effettuato attraverso il sito di relazioni sociali Twitter®.
Per evitare che anche le elezioni capitoline finiscano per diventare una carovana indistinguibile di candidati inamidati, sorridenti e privi di programma, le associazioni e i movimenti romani hanno deciso di indire un dibattito a mezzo twitter per conoscere la posizione dei diversi candidati rispetto ad alcuni temi ritenuti di fondamentale importanza per i cittadini. Il twitbattito si terrà l’11 febbraio […] (Paolo Pinzuti, ilfattoquotidiano.it, 25 gennaio 2013, blog).
L’11 febbraio per la Capitale sarà il T-Day: il giorno del TwitBattito in cui gli aspiranti candidati a sindaco di Roma si confronteranno su mobilità, urbanistica e servizi rispondendo alle domande twittate con l’hashtag #13RM (Manuel Massimo, repubblica.it, 10 febbraio 2013, Roma, ‘Cronaca’).
Composto dal nome del sito di relazioni sociali Twit(ter)® e dal s. m. (di)battito.
Neologismi sport e tempo libero
Antigravity yoga
(Antigravity Yoga) loc. s.le m. inv. Tecnica ginnica ideata dal regista e coreografo statunitense Christopher Calvin Harrison, consistente nell’unione di danza, ginnastica, yoga e figurazioni aeree e basata sull’utilizzo di un attrezzo simile a un’amaca in tessuto, sul quale si eseguono gli esercizi.
C’è chi lo chiama yoga del futuro e chi usa il termine Antigravity yoga importandolo direttamente dagli Stati Uniti [...]. Rispetto allo yoga tradizionale, questa versione si pratica – o si vorrebbe praticare – in assenza di gravità, ossia avvolti in grandi lenzuoli appesi al soffitto e staccati dal pavimento […] (diredonna.it, 6 febbraio 2013, ‘Benessere’).
Il sogno di Icaro si è avverato, un nuovo esercito di aero fitness istruttori è qui per farci volare. È questa la promessa dell’Antigravity Yoga, una disciplina praticata in sospensione, ma accessibile a tutti, che sta conquistando l’Italia da nord a sud, isole comprese (Paola Richard, huffingtonpost.it, 6 maggio 2013).
Espressione ingl. composta dall’agg. antigravity (‘antigravità’) e dal s. yoga.
Già attestato in panorama.it, 9 febbraio 2012, ‘Hitech e Scienze’ (Stefania Barbenni).
Beat-It
(Beat It) s. m. inv. Allenamento fisico che combina posizioni, movimenti e colpi del pugilato al ritmo di musiche incalzanti, con l’obiettivo di aumentare tonicità muscolare e capacità aerobica.
La giornata è curata dallo stesso Dorman Racines, [...] ideatore di programmi d’allenamento come Beat It […] (M. Manfredi, vanityfair.it, 1° dicembre, 2012, ‘Beauty’).
Una delle “sue” ultime gym è il Beat-It, […] ancora poco diffuso in Italia che mette insieme diversi colpi di pugilato (da quelli più lunghi alle schivate, agli spostamenti aerobici), al ritmo di una musica incalzante. Pur ispirandosi alle arti marziali, il Beat-It non richiede una particolare preparazione atletica ma permette di bruciare fino a novecento calorie in un’ora di allenamento (Carla Tinagli, vogue.it, 4 febbraio 2013, ‘Beauty’).
Dall’ingl. colloquiale ( to ) beat it (‘andare via all’istante, scomparire’).
bodyboard
(Body Board) s. m. inv. Sport acquatico, nato negli Stati Uniti come variante del surf, che prevede il succedersi di diverse posture dell’atleta, disteso o inginocchiato sulla tavoletta, al fine di uscire dall’onda per cavalcarne altre o nuotare tra l’una e l’altra, con l’aiuto di un paio di piccole pinne ai piedi.
Ma il Flowrider del “Bellavita” ha anche un’altra proposta: per chi non se la sente di ricercare l’equilibrio sulla tavola o per chi vuole sperimentare nuove prospettive, c’è il bodyboard [...] (Marco Belloro, repubblica.it, 4 luglio 2013, Torino, ‘Young Turin’).
Antonio ha 23 anni, studia informatica umanistica a Pisa e lavora part-time come commesso in un negozio di articoli sportivi. Assieme al fratello, Enrico, di 20 anni, anche lui studente universitario, è sempre alla ricerca dell’onda migliore e dei 30 nodi di vento per fare Body Board (mtvnews.it, 15 luglio 2013, ‘Storie’).
Dall’ingl. body board, a sua volta composto dai s. body (‘corpo’) e board (‘tavoletta’).
bubble football
(Bubble Football) loc. s.le m. inv. Variante ludica del calcio, in cui ciascun giocatore, avvolto da una grossa bolla di sostanza plastica trasparente che lascia libere soltanto le gambe, pur essendo in condizione di colpire il pallone è continuamente esposto a innocui scontri con gli avversari, buffi rimbalzi e capitomboli.
Il Bubble Football è l’ultima frontiera del divertimento applicato al calcio. È stato inventato in Germania [...]. Il giocatore è avvolto da un enorme pallone di gomma trasparente: questo è il tratto distintivo del Bubble Football. Cadute, rimbalzi ed esultanze rotolanti: non manca nulla a questa strana variante del calcio (blitzquotidiano.it, 29 giugno 2013).
Blog e siti dedicati al calcio hanno scoperto nelle ultime ore, con qualche mese di ritardo, il curioso torneo di “bubble football” che si è svolto a Lagundo, in provincia di Bolzano. Si tratta, in pratica, di un torneo di calcio a 5 in cui i calciatori indossano una grande bolla di plastica che rende spettacolari e divertenti gli inevitabili scontri in campo (Pier Luigi Pisa, repubblica.it, 30 giugno 2013, ‘Sport’).
Espressione ingl. composta dai s. bubble (‘bolla’) e football (‘calcio’).
directioner
s. m. e f. Fan del gruppo musicale anglo-irlandese One Direction, composto di elementi giovanissimi e molto apprezzato da un pubblico di giovanissimi.
Come Emma erano in centinaia in via Vittor Pisani, disperate o inviperite, per la fuga dei loro beniamini, sgattaiolati «come dei ladri» dall’hotel a bordo di un furgoncino ammaccato. «Si sono montati la testa! Nemmeno un saluto!», protestano i «directioner» (così si fan chiamare) […] (g. valt., corriere.it, 2 novembre 2012, ‘Prima Pagina’).
[tit.] “Cari One Direction, scrivete / una canzone contro i cyberbulli” [testo] L’appello parte da Giulia, una directioner italiana: grazie a Change.org verrà diffuso in tutto il mondo (Vittoria Iacovella e Tiziano Rugi, repubblica.it, 5 giugno 2013, ‘Inchieste’).
Dall’ingl. directioner.
eco-hotel
s. m. Struttura alberghiera, caratterizzata dalla collocazione rispettosa del contesto naturale circostante, che impiega fonti di energia e materiali ecocompatibili, offrendo ai clienti servizi a basso impatto ambientale.
[tit.] Eco-hotel, belli e virtuosi [testo] Hanno pareti in paglia e argilla, producono l’energia con pannelli fotovoltaici o con il calore della terra, usano solo materiali naturali e i tetti sono grandi prati verdi: otto vacanze in alberghi che rispettano l’uomo e la natura (vanityfair.it, 2 aprile 2013).
[tit.] Torino si aggiudica il progetto / per creare gli eco-hotel [testo] L’hotel Victoria, una delle strutture che ha subito dato la propria disponibilità a questa trasformazione in chiave ecologica (lastampa.it, 3 maggio 2013, ‘Attualità’).
Composto dal confisso eco- aggiunto al s. m. hotel; probabilmente sul modello dell’ingl. eco hotel.
ombre hair
(Ombre Hair) loc. s.le m. inv. Tecnica di colorazione della capigliatura, che consiste nello sfumare le punte per tornare poi a toni gradatamente più scuri, fino al colore naturale in prossimità della radice dei capelli.
La tecnica si chiama Ombre Hair e consiste nel creare dei lampi di luce solo nella parte inferiore delle lunghezze. La bella notizia è che ora c’è un nuovo prodotto per ottenere lo stesso effetto su di sé, a casa propria, senza l’aiuto del parrucchiere (V. Debernardi, vanityfair.it, 22 aprile 2013, ‘Beauty’).
Per l’estate 2013 l’ombre hair sarà la nuova tendenza, ma cos’è? Si tratta del colore dei capelli che usa anche la famosa Jessica Biel, ma non tutti possono permettersi questo tipo di trattamento di bellezza, in quanto troppo costoso, fortunatamente però l’ombre hair si può fare anche in casa (donnaweb.net, 17 maggio 2013, ‘Capelli’).
Dall’espressione ingl. ombre hair color (o colour), a sua volta composta dal s. fr. ombre (‘ombra’) e dai s. ingl. hair (‘capelli, capigliatura’) e color (colour) ‘colore’.
ruzzle™
(Ruzzle) s. m. inv. Gioco elettronico interattivo per dispositivi collegabili alla rete, consistente nel comporre, in un tempo prestabilito, il maggior numero di parole di senso compiuto, utilizzando, secondo determinate regole, sedici lettere dell’alfabeto disposte su un quadrante senza un ordine preciso.
Quando le sfide in corso iniziano ad accumularsi, rendersene conto non è più difficile: Ruzzle crea
un alto tasso di dipendenza. [...] Una sorta di «Scarabeo 2.0» insomma (Federica Seneghini, Corriere della sera, 22 gennaio 2013, p. 25).
[tit.] Ruzzle, chat a rischio hacker / Una falla nel codice dell’applicazione consentirebbe a un hacker di interagire con il gioco usando la tua identità (wired.it, 29 marzo 2013, ‘Applicazioni’).
Si chiama Antonio Cacopardi ma nel giro degli appassionati di Ruzzle tutti lo conoscono come totyno93, il “nick” con cui si è aggiudicato il primo campionato italiano del popolare gioco creato da Mag Interactive (Roberto Catania, panorama.it, 9 maggio 2013, ‘My Tech’).
Dall’ingl. ruzzle, con probabile riferimento a puzzle.
slowfoodismo
s. m. Tendenza gastronomica favorevole all’alimentazione naturale e alla cucina che privilegia i prodotti genuini del territorio, in contrasto con il consumo veloce di cibo standardizzato tipico del fast food.
Farinetti dice che il suo progetto, fatto di megastore succulenti e ristoranti glocal, è fisico e metafisico. Lui è l’alfiere commerciale dello slowfoodismo: il movimento creato da Carlin Petrini che da anni sponsorizza cibo “buono, pulito, giusto” (Vittorio Zincone, Corriere della sera, 15 marzo 2013, Sette, p. 42).
Derivato dalla loc. s.le pseudoinglese slow food (‘cibo lento’) con l’aggiunta del suffisso -ismo. Già attestato in lastampa.it, 20 gennaio 2009, blog ‘Facili costumi’ di Maria Corbi (Valter Fiore).
stone fit
(Stone Fit) loc. s.le. m. Allenamento fisico basato sulle tecniche del kickboxing e dell’aerobica, svolto impugnando in ciascuna mano una pallina colorata di forma ovoidale, disponibile in forme di diverso peso.
L’ultima mania per mantenersi in forma? Scagliare la prima pietra, non la prima che si trova per terra, ma un sasso ovoidale, un attrezzo-fitness efficace ed ergonomico. La disciplina si chiama Stone Fit e unisce il lavoro di tonificazione al kickboxing, combinando le tecniche base delle arti marziali con i movimenti tipici dell’aerobica (Carla Tinagli, vogue.it, 4 febbraio 2013, ‘Beauty’).
[tit.] Stone fit [testo] Dimagrire con i sassi. No, non è un ritorno all’età della pietra, bensì l’ultima trovata nel luminescente universo fitness. […] Consiste nel fare vari tipi di ginnastica, meglio di tutti il kickboxing coniugato all’aerobica, stringendo nei pugni due sassi (Laura Laurenzi, la Repubblica, 17 maggio 2013, Il Venerdì, p. 111).
Espressione composta dal s. ingl. stone (‘sasso’) e dal s. fit ( ness ) ‘ginnastica’.
svapare
v. intr. Fumare una sigaretta elettronica, emettendo il caratteristico vapore simile al fumo.
Che cosa hanno in comune migliaia di italiani con Kate Moss, Leonardo DiCaprio e Jack Nicholson? “Svapano”, cioè fumano con sigarette elettroniche che, a differenza di quelle classiche che bruciano tabacco, emettono nuvole di vapore (da qui il termine “svapare”) (Alice Corti, oggi.it, 8 gennaio 2013, ‘Cronaca’).
Svapare è come fumare. Anche l’Italia si avvia a proibire le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, come accade già in Francia. Il parere del Consiglio superiore di sanità è stato reso noto oggi e segue di pochi mesi quello del ministero della salute che aveva già vietato la vendita delle e-cig ai minorenni (Paola Fabi, europaquotidiano.it, 4 giugno 2013, ‘Interni’).
Derivato dal s. m. vapore con l’aggiunta simultanea del prefisso s- e del suffisso -are1. Già attestato in ilgiornale.it, 1° ottobre 2012, Milano, ‘News’ (Viviana Persiani).
upper casual
(Upper casual) loc. s.le m. Genere di abbigliamento che abbina alla cura del taglio e alla scelta di materiali pregiati uno stile disinvolto e informale.
Chiamalo, se vuoi, Upper casual. È questo il trend per l’uomo di oggi stretto tra crisi, speranza e voglia di leggerezza. Una moda che unisce le generazioni, che mescola sartorialità e sportswear […] (Maria Corbi, La Stampa, 11 gennaio 2013, p. 21, ‘Società’).
Espressione ingl. composta dall’agg. upper (‘superiore’) e dal s. casual (‘casual, genere di abbigliamento informale’).