neonato
Il bambino nel periodo compreso fra il momento della nascita e le prime 4 settimane di vita.
La massa corporea media di un n. può essere definita intorno ai 3.350 g per i maschi e 100 g in meno per le femmine. Peraltro, la definizione dei dati antropometrici (massa corporea, lunghezza e circonferenza cranica), come valori medi o normali, nella pratica clinica è stata sostituita dalla costruzione di griglie standard che forniscono curve di accrescimento intrauterino valide per entrambi i sessi, suddivise in percentili. A prescindere dall’età gestazionale si definisce un n. di basso peso quando la massa corporea è inferiore a 2500 g. Sulla base della massa corporea e dell’età gestazionale si definiscono tre categorie di n. Sono chiamati n. pretermine, i n. fino alla trentasettesima settimana di gestazione, i cosiddetti prematuri, a loro volta distinti in base alla massa corporea in: n. di peso appropriato per l’età gestazionale, con massa corporea compresa fra il 10° e il 90° percentile; di basso peso, con massa inferiore al 10° percentile; macrosomi pretermine (peso elevato per l’età gestazionale) con massa corporea superiore al 90° percentile. I nati fra la 38a e la 42a settimana di gestazione sono detti n. a termine, distinti in base alla massa corporea rispetto alla età gestazionale in n. di peso appropriato, basso peso, di peso elevato. Infine, per i nati oltre la quarantaduesima settimana, detti n. postermine, viene attuata la stessa distinzione delle due classi precedenti, tenendo conto della massa in relazione all’età gestazionale (di peso appropriato, di basso peso, di peso elevato).
Fisiologia. Dopo circa 20÷40 secondi di apnea avviene il primo atto respiratorio dovuto a stimolazione dei centri respiratori. La frequenza respiratoria varia da 20 a 50 atti respiratori al minuto, con possibile irregolarità del respiro. La chiusura del cordone ombelicale, stimoli biochimici, il primo atto respiratorio e le conseguenti variazioni pressorie a livello polmonare e cardiaco, determinano il passaggio dalla circolazione fetale a quella adulta (chiusura del forame orale e del dotto di Botallo, quest’ultima definitiva dopo alcune settimane di vita). Il cuore alla nascita presenta dimensioni relativamente grandi. La frequenza cardiaca varia da 120 a 140 battiti al minuto. Nel n., la produzione calorica appare inferiore sia a quella del bambino in età post-neonatale, sia a quella dell’adulto. La conseguente scarsa produzione di energia che ne deriva viene compensata attingendo dai tessuti di deposito notevoli quantità di glucosio. Circa la funzionalità renale, essa risulta rispetto a quella dell’adulto relativamente ridotta. Oltre all’ipofunzione renale, contribuiscono a creare tale condizione d’instabile equilibrio metabolico altri elementi caratteristici del periodo neonatale, tra cui: la scarsa introduzione di liquidi fino al quarto-quinto giorno di vita, la perdita di peso postnatale, la bassa concentrazione dei solidi urinari, l’ostacolata escrezione di ione fosfato.