network society
loc. s.le f. La società che si esprime e entra in relazione attraverso la rete telematica.
• «Il futuro in anteprima», attraverso l’informazione, con le sue fonti, e il Mediterraneo. È il tema portante della 62.a edizione del Prix Italia, che torna per il secondo anno consecutivo a Torino, dove vi sarà anche nel 2011 in coincidenza con i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ma non solo. Perchè nella rassegna Rai dedicata al premio televisivo internazionale in programma dal 19 al 24 settembre si parlerà anche di nuove frontiere della televisione e dei media; informazione e cultura nella network society: il ruolo delle relazioni pubbliche; identità e diversità dell’Europa, ovvero l’integrazione comunitaria nelle prospettive del servizio pubblico crossmediale; mass media, guardando a disabilità e nuove tecnologie. (Piccolo, 21 luglio 2010, p. 25, Cultura) • E se la «città infinita» fosse in realtà finita? Se, a furia di scorrere nell’etere, la network society si fosse finalmente scontrata sulle rugosità di un mondo fisico irriducibile a quell’astratta nozione di spazio liscio e omogeneo su cui si basa la geografia delle reti? Se insomma l’urbanistica dei bit si fosse impigliata in una corteccia di corpi e di luoghi concreti, invece di scivolare sulla pellicola lucida di Google Earth? (Fulvio Irace, Corriere della sera, 31 luglio 2011, p. 30, Architettura) • Fu [Stewart] Brand a coniare quel «stay hungry, stay foolish», che divenne poi il credo di [Steve] Jobs. Il freak di San Francisco intravide per primo nei computer, nella «Network Society» e nella commistione dei saperi della dimensione digitale la nuova strada da battere. (Massimo Vanni, Repubblica, 23 giugno 2013, Firenze, p. XI).
- Espressione inglese composta dai s. network ‘rete’ e society ‘società’.
- Già attestato nella Repubblica del 4 febbraio 2001, p. 33, Cultura (Manuel Castells intervistato da Federico Rampini).