NEUROARTRITISMO (dal gr. νεῦρον "nervo" e ἄρϑρον "articolazione")
Termine antiquato che indicava in patologia l'associarsi dei fenomeni della diatesi (v. XII, pp. 751-52) neuropatica con quelli della diatesi artritica. Ma in realtà il concetto francese dell'artritismo, della famiglia neuroartritica che comprende gotta, asma, eczema, emicrania, ecc. è contraddetto dai risultati dello studio dell'acido urico nelle malattie suddette (vedi gotta, XVII, pp. 591-92). Pertanto la parola "neuroartritismo" oggi, più che un valore patogenetico, ha un significato convenzionale.
In pediatria si parla di neuroartritismo o di diatesi neuroartritica dell'infanzia (indicata da alcuni come forma tardiva della diatesi essudativa) per significare un disturbo della nutrizione, ereditario, frequente, proprio delle classi agiate nelle quali gli ascendenti abbiano sofferto alcuna delle malattie ritenute da C. Bouchard in rapporto a "braditrofismo" (diabete, gotta, polisarcia, calcolosi, emicrania, asma, ecc.) e che schematicamente può presentarsi in tre tipi, collegati da numerose forme miste e di transizione: a) con abito pastoso torpido o anemico-linfatico; b) eretistico o neuro-artritico; c) pletorico-obeso.