neurobiologia
Disciplina di ricerca che studia l’organizzazione morfologica e soprattutto funzionale del sistema nervoso. La ricerca neurobiologica può essere pura o applicata. La prima riguarda le proprietà genetiche, cellulari e molecolari delle funzioni neurali e le modalità con cui tali funzioni si realizzano a livello sistemico. In particolare, studia la trasmissione sinaptica e i neurotrasmettitori, la conduzione elettrica diretta interneuronale, le vie per la trasmissione dei segnali nervosi e la trascrizione dei geni a essi deputati. Svolge studi integrati, dal livello geneticomolecolare al livello clinico, sui meccanismi di insorgenza, di prevenzione e sugli interventi terapeutici in patologie umane (per es., nell’atassia, nell’emicrania, nell’epilessia, nella miotonia e in alcuni tipi di paralisi). La caratterizzazione molecolare di alcuni geni chiarisce alcune malattie genetiche del sistema nervoso centrale, permettendo la terapia con farmaci a DNA ricombinante. Lo studio dei neuropeptidi cerebrali ha permesso di stabilire connessioni tra il sistema nervoso e quello endocrino, essenziali nella diagnostica di sindromi rare o complesse. La ricerca sulle neurotrofine ha risvolti pratici riguardo all’uso di sostanze stupefacenti e allucinogene. Studi cellulari e molecolari hanno chiarito i meccanismi della fibrillogenesi nel morbo di Alzheimer. Nuovi campi si aprono, per mezzo dello studio microvascolare e metabolico, nelle patologie psichiatriche. La n. si propone anche di studiare i segnali necessari per tale differenziazione neuronale, i fattori di crescita e di migrazione per le cellule staminali endogene. La ricerca applicata riguarda la farmaceutica e le apparecchiature biomedicali, per la diagnosi e la terapia delle malattie del sistema nervoso.