neurofilosofia
neurofilosofìa s. f. – Approccio filosofico basato sulle acquisizioni delle neuroscienze e delle scienze cognitive: studia la correlazione e la connessione fra mente e cervello al fine di indagare la possibilità di spiegare mediante l’attività cerebrale anche la coscienza e la qualità delle esperienze soggettive. Le ricerche sono condotte sulla base delle acquisizioni relative alle basi neurobiologiche della percezione, dell’attenzione, della memoria, dell’apprendimento, del linguaggio, del sonno e della pianificazione delle azioni. La disciplina è legata soprattutto al programma esposto nel 1986 da Patricia Churchland (Neurophilosophy: toward a unified science of the mind-brain), sviluppato successivamente integrando gli apporti delle riflessioni di filosofi quali Daniel Dennet, delle teorie della mente incarnata di Francisco Varela e, in taluni indirizzi di ricerca, della neurobiologia di Antonio R. Damasio. Al centro del programma della n. è il confronto fra approcci riduzionisti ed eliminativisti, volti a spiegare il mentale su base empirica e in prospettiva materialistica, e approcci funzionalisti, basati sui modelli dell’intelligenza artificiale e dei sistemi intelligenti, al fine di pervenire a una teoria unificata. Nella prospettiva di rinnovati approcci psicologici, per es. nelle classiche argomentazioni di John Searle contro l’intelligenza artificiale (Minds, brains, and programs, in Behavioral and brain sciences, 3, 1980, pp. 417-57), si è insistito sull’impossibilità di elaborare il contenuto semantico delle rappresentazioni mentali soggettive mediante la programmazione di un calcolatore o la realizzazione di una rete neurale artificiale; in ambito diverso si è inoltre posto il problema dei qualia sensoriali, ossia dei caratteri qualitativi inesprimibili del sentire individuale, cui soltanto il soggetto ha accesso. Tali questioni sono centrali per affrontare lo studio della coscienza a partire dai suoi correlati neurologici e neurobiologici, fra i quali, oggetto fondamentale di studio sono le reti neurali ricorrenti, mediante le quali si tenta di fornire una spiegazione dell’autocoscienza relativamente a cognizione, memoria e sogno nei loro rapporti con gli input sensoriali. Pur limitato allo studio di tali correlazioni, il programma della n. è comunque volto a indagare la possibilità di una risoluzione della questione filosofica del rapporto fra mente e cervello su base rigorosamente scientifica.