neuropsicologia
Studio della relazione tra la fenomenologia clinica e le basi nervose delle funzioni cognitive, vale a dire dei comportamenti degli organismi complessi, in primo luogo primati umani e non umani. Negli anni Novanta del secolo scorso, l’osservazione delle alterazioni postlesionali di funzioni cognitive complesse (linguaggio, memoria, percezione ed esplorazione dello spazio) si è accompagnata con l’uso di una serie di strumenti statistici e tecnici che hanno consentito di aumentare il rigore metodologico della disciplina e ne hanno favorito l’integrazione nelle neuroscienze cognitive. Per la complessità dei problemi che affronta, la n. è destinata a utilizzare sempre nozioni, concetti, metodi e strumenti derivanti da diverse branche delle neuroscienze (neurogenetica, neuroanatomia, neurochimica, neurofisiologia, neuroscienze computazionali) e delle scienze cognitive (psicologia cognitiva, linguistica, intelligenza artificiale, ecc.). Lo studio di pazienti con lesioni cerebrali focali ha classicamente utilizzato il metodo delle associazioni e delle dissociazioni sintomatologiche. L’associazione di sintomi, molto comune in n., si verifica quando un paziente affetto da lesione locale presenta alterazioni di compiti e funzioni cognitive differenti, per es. risultando incapace di comprendere parole presentate sia in forma orale sia scritta; ciò segnala il legame dei sintomi clinici con un unico sistema cerebrale funzionale. La dissociazione consiste invece nell’osservazione che pazienti colpiti da lesione in una certa area del cervello risultano incapaci di una certa prestazione (per es., la produzione verbale) ma non di un’altra (per es., il riconoscimento visivo); al contrario, pazienti con una differente lesione cerebrale riescono bene nella prima prestazione ma non nella seconda. La dissociazione di sintomi indica che le diverse aree svolgono funzioni diverse, e che ciascuna lesione provoca quindi un sintomo specifico. Nella prima metà del secolo scorso, le basi della disciplina furono impostate da ricercatori fondamentali come Aleksander Lurija, Kurt Goldstein, Norman Geschwind, Roger W. Sperry; in Italia, lo scienziato storicamente più importante è stato Ennio De Renzi, fondatore tra l’altro della rivista internazionale specializzata Cortex.