neurotecnologia
s. f. Settore che si occupa dell’uso delle più avanzate tecnologie biomediche per lo studio e il trattamento delle patologie del sistema nervoso.
• se l’impatto delle neuroscienze è potente grazie alle neuroimmagini, come strumenti conoscitivi e diagnostici, potenti saranno anche le possibilità delle neurotecnologie di intervento sul cervello: stimolazioni e impianti neurali e per il futuro staminali, rigenerazioni, ingegneria genetica. (Marco Pivato, Stampa, 5 febbraio 2014, Tutto scienze e tecnologia, p. 27) • È l’impetuosa avanzata delle neurotecnologie che stanno traghettando dai film di fantascienza nel mondo reale, con risultati sempre più sorprendenti come le false memorie impiantate nei topi da Susumo Tonegawa e i cervelli di cavie connessi in rete da Miguel Nicolelis. (Anna Meldolesi, Corriere della sera, 1° ottobre 2015, p. 23, Cronache) • Serve davvero un’alleanza tra Università e Politecnico per andare oltre? «Vi è innanzitutto una ragione di ordine sociale e culturale che suggerisce una maggiore sinergia. La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo e le grandi sfide sociali che ci attendono richiedono alle università di sviluppare un approccio sempre più trasversale nella ricerca e nella formazione, che integri conoscenze interdisciplinari. Politecnico e Università insieme hanno competenze solide e complementari per affrontare tecnologie emergenti come intelligenza artificiale, big data, internet delle cose, neurotecnologie, biologia sintetica, robotica avanzata» (Marco Gilli intervistato da Stefano Parola, Repubblica, 8 giugno 2017, Torino, p. XII).
- Composto dal confisso neuro- aggiunto al s. f. tecnologia.
- Già attestato nel Corriere della sera del 25 maggio 2002, p. 22, Cronache (Giovanni Caprara).