NEVAIO (fr. névé; sp. nevado; ted. Schneefeld; ingl. snow-field)
Un nevaio è una massa di neve, e in parte anche di nevato (v.) e di ghiaccio, che persiste naturalmente sul suolo da un anno all'altro (alle nostre latitudini, in alta montagna). Non è sempre facile la distinzione dei nevai dai piccoli ghiacciai; ma si può considerare caratteristico del nevaio il fatto che in esso non si può distinguere una regione di alimento e una di ablazione, ma su tutta la sua area si verifica l'una o l'altra condizione secondo le epoche. Manca quindi, a differenza di quanto avviene nei ghiacciai, un vero flusso di materiale dalle parti più elevate a quelle più basse, sebbene la massa glacio-nevata non sia del tutto priva di movimenti, i quali possono provocare anche la formazione di crepacci. Manca la zonatura tipica dei ghiacciai. I detriti rocciosi che cadono sul nevaio dalle pareti circostanti giungono scivolando al margine inferiore e si ammucchiano talora in semicerchio simulando una vera morena.
I nevai possono raggiungere anche un'estensione di diverse decine di ettari (mentre vi sono dei ghiacciai che non superano due ettari); il loro contorno è variabile da un anno all'altro, pur nella parte inferiore. Sono posti talora ad altezza maggiore del limite climatico delle nevi, più spesso ad altezza inferiore; in entrambi i casi sono condizionati all'azione del vento e delle valanghe. Per i nevai al disopra del limite la mancata formazione di un ghiacciaio si spiega con l'allontanamento di parte della neve caduta a opera appunto del vento o delle valanghe; al disotto del limite invece l'accumulo è dovuto principalmente ai loro apporti. In questo secondo caso il nevaio occupa sempre una posizione riparata, come al fondo di valloni, al piede di pareti, ecc.