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NEVAIO

di AIdo Sestini - Enciclopedia Italiana (1934)
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NEVAIO (fr. névé; sp. nevado; ted. Schneefeld; ingl. snow-field)

AIdo Sestini

Un nevaio è una massa di neve, e in parte anche di nevato (v.) e di ghiaccio, che persiste naturalmente sul suolo da un anno all'altro (alle nostre latitudini, in alta montagna). Non è sempre facile la distinzione dei nevai dai piccoli ghiacciai; ma si può considerare caratteristico del nevaio il fatto che in esso non si può distinguere una regione di alimento e una di ablazione, ma su tutta la sua area si verifica l'una o l'altra condizione secondo le epoche. Manca quindi, a differenza di quanto avviene nei ghiacciai, un vero flusso di materiale dalle parti più elevate a quelle più basse, sebbene la massa glacio-nevata non sia del tutto priva di movimenti, i quali possono provocare anche la formazione di crepacci. Manca la zonatura tipica dei ghiacciai. I detriti rocciosi che cadono sul nevaio dalle pareti circostanti giungono scivolando al margine inferiore e si ammucchiano talora in semicerchio simulando una vera morena.

I nevai possono raggiungere anche un'estensione di diverse decine di ettari (mentre vi sono dei ghiacciai che non superano due ettari); il loro contorno è variabile da un anno all'altro, pur nella parte inferiore. Sono posti talora ad altezza maggiore del limite climatico delle nevi, più spesso ad altezza inferiore; in entrambi i casi sono condizionati all'azione del vento e delle valanghe. Per i nevai al disopra del limite la mancata formazione di un ghiacciaio si spiega con l'allontanamento di parte della neve caduta a opera appunto del vento o delle valanghe; al disotto del limite invece l'accumulo è dovuto principalmente ai loro apporti. In questo secondo caso il nevaio occupa sempre una posizione riparata, come al fondo di valloni, al piede di pareti, ecc.

Vedi anche
neve Precipitazione atmosferica costituita da aghi o lamelle di ghiaccio organizzati in cristalli con caratteristiche forme geometriche, spesso riuniti in fiocchi. ● Le precipitazioni nevose provengono principalmente da vasti sistemi di nubi stratificate, animate da lenti moti ascensionali. La formazione ... ghiacciaio Accumulo naturale di ghiaccio dovuto a trasformazione della neve meteorica (soffice, porosa), dapprima in neve granulare (detta anche Firn: processo di firnificazione), poi in ghiaccio bolloso (opaco, biancastro, con molta aria inclusa), infine in ghiaccio di ghiacciaio (trasparente, macrogranulare, ... Maiella Gruppo montuoso abruzzese, il più importante dell’Appennino Centrale dopo quello del Gran Sasso; è costituito da una lunga dorsale orientata da N a S tra i bacini dei fiumi Pescara e Sangro. È delimitata, partendo dai Piani di Pescocostanzo: dalla Valle Frentana fin nei pressi di Casoli, poi dalla valle ... alpinismo Attività sportiva consistente nell’ascendere le montagne ricorrendo a una specifica tecnica.  ● Ascensioni di montagne si tentarono in ogni epoca, ma sporadicamente. L’alpinismo in senso stretto si fa iniziare alla fine del 18° sec. quando ad affrontare le rocce e i ghiacciai non furono più soltanto ...
Altri risultati per NEVAIO
  • nevaio
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    nevàio [Der. di neve] [GFS] Nella glaciologia, tratto di terreno, anche relativ. ampio (sino a decine di ettari) ricoperto permanentemente di neve che non si trasforma in ghiacciaio.
Vocabolario
nevàio
nevaio nevàio s. m. [der. di neve]. – Tratto di terreno coperto permanentemente di neve più o meno indurita che, per la particolare ubicazione della zona o per l’azione di determinati agenti atmosferici, rimane sul suolo senza sciogliersi...
pappóso¹
papposo1 pappóso1 agg. [der. di pappa]. – Che ha la consistenza della pappa; molle, semisolido: un miscuglio p.; neve p., neve (di un ghiacciaio o nevaio) divenuta molle per l’azione del sole.
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