neve
Per lo più nella poesia, e spesso in contesti di similitudini: Vn XVIII 5 sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella neve, così mi parea udire le loro parole uscire mischiate di sospiri; Rime C 21 bianca falda / di fredda neve; If VI 10 Grandine grossa, acqua tinta e neve / per l'aere tenebroso si riversa; e ancora: Rime CI 8, Cv IV VII 6, If XIV 30, XXVIII 58, Pg XXI 46, XXX 85, Pd II 107, XXXIII 64.
Il sostantivo ricorre anche in espressioni comparative, dove della n. si mette in risalto la bianchezza: Cv IV XXII 15 le sue [dell'angelo] vestimenta erano come neve (traduzione da Matt. 28, 3 " Erat... vestimentum eius sicut nix "); ancora gli angeli le facce tutte avean di fiamma viva / e l'ali d'oro, e l'altro tanto bianco, / che nulla neve a quel termine arriva (Pd XXXI 15); la terza [delle virtù] purea neve testé mossa (Pg XXIX 126). in rime CXVI 37 Ben conosco che va la neve al sole, l'immagine allude allo struggimento amoroso.