New York city ballet
<ni̯ùu i̯òok sìti bä'lei>. – Considerata un'icona della danza, fin dalla metà del Novecento la compagnia del New York city ballet ha rappresentato il simbolo di una nuova estetica volta a rielaborare i fondamenti della danza accademica senza tuttavia rinnegarli. Dal 1990 è diretta da Peter Martins, ex primo ballerino della compagnia, che oltre a conservare l’eredità del fondatore – il grande coreografo di origine russa George Balanchine – ha promosso il continuo aggiornamento del repertorio, giunto a contare più di 400 titoli, di cui circa 60 vengono messi in scena annualmente. Nel corso del primo decennio del 21° sec. la compagnia ha saputo rinnovarsi grazie alla creatività di Christopher Wheeldon, nominato nel 2001 suo coreografo stabile. L’autorevolezza del New York city ballet è confermata dalle collaborazioni eccellenti anche nel campo della scenografia: basti pensare al celebre architetto Santiago Calatrava, che nel 2010, per la prima volta nella sua carriera, ha firmato le scene per cinque nuovi balletti con le coreografie di B. Millepied (Why am I not where you are?), M. Barak (Call me Ben), M. Bigonzetti (Luce nascosta), C. Wheeldon (Estancia), P. Martins (Mirage).