NEWĀ'Ī (Mīr Alī Shīr Newā'ī)
Il più grande poeta turco della letteratura ciaghataica (v. ciaghataico); nacque a Herāt nell'844 eg. (1440-1441); godette il favore del sultano timurida ‛Abū l-Ghāzī Ḥusein e protesse a sua volta i letterati turchi e persiani del tempo; fu legato d'amicizia con il contemporaneo poeta persiano Giāmī. Morì a Herāt il 3 gennaio 1501.
Compose opere poetiche in persiano e in turco, imitando la poesia persiana; il suo divano in turco ebbe molta rinomanza in tutto il mondo turco e influì sulla letteratura turca ottomana. Scrisse in persiano un'opera biografica Magiālis an-nafā'is sui poeti persiani e un trattato di metrica intitolato Mīzān al-awzān; un suo lavoro in turco, parte in poesia e parte in prosa, Maḥbūb al-qulūb, fu stampato a Costantinopoli nel 1872-1873. Tra i suoi scritti turchi in prosa è famoso il trattato Muḥākamat al-lughatain (edito da É.-M. Quatremère nella sua Chrestomathie, Parigi 1842; in trad. ‛osmānli a Costantinopoli, nel 1897-98), in cui cerca di dimostrare la superiorità della lingua turca sulla persiana.
Bibl.: Belin, Notice biographique et littéraire sur Mir Ali-Chir Névaii, in Journal Asiatique, XVII (1861); Mir-Ali-Šir, volume edito dall'Accademia Russa delle scienze, Leningrado 1928, con articoli del Barthold, del Samojlovič e del Berthels.