NICARAGUA (XXIV, p. 749)
Storia. (p. 754). - Difficoltà economiche e insurrezioni hanno turbato la vita interna del Nicaragua. Nel gennaio del 1932 il governo fu obbligato a domandare la sospensione per un anno dell'ammortamento del prestito 5% 1909 in sterline. Tra l'aprile e il luglio dello stesso anno scoppiarono diversi tumulti che obbligarono il governo a proclamare lo stato d'assedio e il presidente Moncada a domandare al Congresso una modificazione della costituzione. Nella primavera del 1936 il gen. Somoza, capo delle guardie nazionali, insorse contro il presidente Sacaza che il 4 giugno dovette arrendersi e dare le dimissioni. Fu istituito un governo provvisorio che ebbe a capo Carlo Brenes Jarquín sino alla fine dell'anno; nel dicembre fu eletto presidente il gen. Somoza stesso.
Nel 1937 ebbe luogo un conflitto diplomatico con l'Honduras avendo il Nicaragua emesso una serie di francobolli in cui apparivano come territorî proprî alcune zone rivendicate dall'Honduras. Dopo una tensione che minacciò di far scoppiare la guerra, per intervento degli Stati Uniti, della Costa Rica e del Venezuela, fu raggiunto un accordo sulla base del ritiro dalla circolazione dei francobolli in questione e sull'impegno reciproco di non inviare truppe alla frontiera.
Finanze (p. 753). - Diamo qui di seguito le cifre dei bilanci dal 1930 in milioni di córdobas:
Al 1° aprile 1936 il debito estero ammontava a 2,2 milioni, e quello interno a 7,9 (di cui 0,9 di consolidato).
La convertibilità dei biglietti è stata sospesa il 13 novembre 1931. Il controllo dei cambî istituito alla stessa data, ridotto poi nell'ottobre 1936 all'obbligo di cedere alla Banca il 30% delle divise, quindi sostanzialmente ripristinato ai primi del 1937 è stato nell'agosto dello stesso anno abolito e sostituito da una tassa del 10% sulla vendita delle divise da esportazione, corrispondente a un'uguale tassa in monete estere sul valore delle importazioni.
Bibl.: v. le pubblicazioni periodiche della Società delle nazioni, specie l'Annuario.