BACIGALUPO, Niccolò (Nicolò)
Nato a Genova nel 1837, studiò nel collegio savonese delle Scuole pie, dove fu condiscepolo di A. G. Barrili. A diciotto anni iniziò la sua attività alle dipendenze del Comune di Genova, come impiegato (dal 1878 al 1904 fu tesoriere). Buon conoscitore del latino e del greco, possedeva anche le principali lingue moderne. Si dilettò di pittura, scultura e, più, di recitazione, come attore filodrammatico; impersonò pure argutamente il genovese "Marcheize Tiritofolo Gattilusio" a congressi di maschere (Torino e Milano, 1886; Genova, 1887). Fu tra i fondatori della Soc. ginnastica "C. Colombo" (1864) e, in gioventù, vivace organizzatore di riviste, animatore di salotti letterari; ma concorse anche ad opere di beneficenza, soprattutto con i proventi dell'attività di scrittore. Ottenne larghi consensi con i versi in dialetto, pubblicati in parte, dal 1884 al 1898, sul Lunario del Sig. Regina, iniziato da M. Piaggio, e di cui egli fu uno dei continuatori, in parte sul periodico Il Successo, cui collaborò dalla fondazione (1889), ma non negli ultimi anni della sua vita, in seguito alle amarezze e alle personali difficoltà economiche dovute alla necessità di risarcire gli ammanchi di cui era responsabile un cassiere suo subordinato. Le sue commedie vernacole vennero portate al successo da Gilberto Govi e Rina Gaioni. Morì a Genova il 7 giugno 1904.
Quasi esclusivamente dialettale, l'opera del B. comprende poesie liriche e scherzose, poemetti umoristici, vivaci commedie e traduzioni che sono in realtà arguti e personali travestimenti o parodie di testi classici. Attento osservatore della realtà genovese del tempo, il B. è portato alla frecciata pungente, allo spunto comico, al quadretto colorito, allo scorcio vivace e macchiettistico. Questa sua tendenza giunge spesso a toni salaci o scopertamente volgari (come nel Loritto ,che prende spunto dal Vert Vert del Gresset, nella "versione" di Orazio, e soprattutto nella trasposizione genovese e plebea dell'Eneide), altre volte a toni ridanciani e spigliatamente scherzosi (come in varie liriche, per es. Oboenetto - Il ganimede -, o L'Ami de princisbecco); ma si riscontra anche nei gustosi quadretti di vita genovese degli Inni civili,dove pure, come in altre liriche degli ultimi anni (O Pessotto - Il pezzotto, gran velo bianco con cui le genovesi coprivano il capo -, Serenata), dalle cadenze musicalmente romantiche, si nota un'insolita delicatezza, unitamente al rimpianto per la scomparsa della Genova del passato; così avviene anche nell'estroso polimetro Ocanto da rûmenta - Il canto della spazzatura -, dove, accanto a toni di facile moralità sul tema della vanità umana, appaiono motivi spiritualistici. Spunti satirici e nostalgici si alternano nei Paesaggi liguri, negli scorci delicati o temperatamente realistici di alcuni dei quali (S.Fruttuoso, Portofin I, Zuagi I, - Zoagli - Sestri Levante II) si conferma la tendenza dell'ultimo B. ad affinarsi. Il suo vernacolo è fluente e coloritissimo, spigliato ed espressivo: non mancò tuttavia chi lo discusse, considerandolo troppo italianizzato (ma è critica eccessiva), tanto più che il B. finì con l'affermare la opportunità di ingentilirlo, nella sua lirica A poexia dialettale - La poesia dialettale -. Questa, soprattutto, e l'altra dal titolo Confession, chiariscono la limitata poetica del tradizionalista verseggiatore: egli respinge il realismo aspro e l'esigenza scientifica del verismo, interpreta l'arte come evasione, ed esprime il suo favore per la "melodia musicale piena d'incanto" proclamandosi al tempo stesso seguace della naturalezza. In pratica, comunque, il B. resta principalmente legato al bozzettismo comico e arguto; questa caratteristica, assieme all'umorismo brioso e vivace, è confermata anche dalle sue commedie, di soggetto popolare e borghese (ricordiamo particolarmente: Piggiâse o mâ do Rosso o Cartâ - Prendersi grattacapi che non ci spettano -, e Imanezzi pe maiâ na figgia- I maneggi per maritare una ragazza -).
Opere: Poemetti e liriche: Montecatini, Genova s. d.; Loritto, o pappagallo de moneghe (Loreto, il pappagallo delle monache), ibid. 1884; ripubbl. con Montecatini ed altre poesie in: Prose rimae, scrite per ûso domestico, Genova 1891; Sfroxi a-o Parnaso perpetrae senza intenzion de delinque (Contrabbandi al Parnaso perpetrati senza intenzione di delinquere), Genova 1893; O canto da rûmenta,ibid. 1893; Inni civili. Costumanze zeneixi ne-e grandi solennitae da Gexa (Consuetudini genovesi nelle grandi solennità della Chiesa), ibid. 1903; Poesie scelte,ibid. s. d. (postume; comprendono, fra l'altro, i Paesaggiliguri). Versi minori d'occasione, anche in italiano. Teatro: Omego pe forza (Ilmedico per forza), opera lirica musicata da M. Novaro, Genova 1874; Piggiâse o mâ do Rosso o Cartâ,ibid. 1893; I manezzi pe maiâ na figgia; A balla de fumme (La balla di fumo); Ciû a puîa che o mâ (Più paura che male); Un bello caxo (Un bel caso); A filosofia do perrûcchê (La filosofia del parrucchiere); Esofago in Argo (in ital.). Versioni: Frammenti originali d'un antico poema genovese sulle gesta di Enea che sotto il titolo di Eneide venne scoperto e tradotto in lingua latina da Virgilio Marone,Genova 1895 (anon. e litogr.), ristampato col titolo Eneide, testo originale d'un reduce troiano, Genova 1899 (ried. 1930 e 1956); Q. Orazio Flacco, Odi ed Epodi, tradûte in zeneize da N. B., Genova 1899.
Fonti e Bibl.: Lunario del Sig. Regina e Indicatore Genovese,1856-98; C. Randaccio, Dell'idioma e della letteratura genovese, Roma 1894, pp. 85 s.; Annuario Genovese Pagano, 1898-1904; necrologi in Il cittadino, 8 giugno 1904; Ilsecolo XIX, 9 giugno 1904 (di A. Pescio); Successo,12 giugno 1904 (di U. Villa); Giorn. stor. e letter. d. Liguria, V(1904), pp. 221 s.; A. Varaldo, Figure di Poeti dialettali: N. B., in Natura e, arte, XIII(1904), pp. 477 s.; F. Donaver, Antologia della Poesia dialettale genovese, Genova 1910, pp. LXXV-LXXIX (con scelta di testi); A. Pescio, Il teatro dialettale genovese, in Liguria illustrata, II(1914), pp. 681-84; G. Favari, Da Martin Piaggio a Niccolò Bacigalupo, Genova 1932, pp. 129-176; M. Boselli, Poesia dialettale genovese, Genova 1960, p. XIX (con scelta di testi pp. 169-276); Enciclopedia dello Spettacolo, I, coll. 1223 s.