BAMBINI, Niccolò
Pittore nato a Venezia nel 1651 ivi morto nel 1736. Studiò in patria nella scuola di Sebastiano Mazzoni, che fu anche maestro del Ricci, con cui invano contese. La sua dipendenza dal Mazzoni è anche provata dall'aver egli lavorato nei due dipinti di questo maestro, per il presbiterio di San Trovaso. Ma poco imparò dal tenero pennello del maestro, subito attratto dall'accademismo di Carlo Maratta, con cui molto studiò a Roma. Ritornato a Venezia si diede, infocando le carni, a imitare il Liberi, senza però raggiungerne la morbidezza; ed egli stesso lo riconobbe, mettendosi a lavorare con Niccolò Cassana, a cui dava l'invenzione, mentre l'altro aggiungeva il colorito. Troppo lungo sarebbe notare le pitture numerose lasciate a Venezia da questo insipido e troppo celebrato maestro. Basti ricordare che operò in Palazzo ducale, nel Patriarcato, a S. Marcuola, a S. Zaccaria, in palazzo Pesaro (1682), ecc., e citare il suo miglior lavoro, ispirato dalla scuola romana, che si trova nel primo altare di S. Stefano e raffigura la Nascita della Vergine. Di quest'opera Venezia possiede anche il bozzetto nella raccolta Querini Stampalia.
Bibl.: A. M. Zanetti, La pittura veneziana, Venezia 1771; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908.