PASQUALIGO, Niccolò
Uomo di mare italiano, nato a Venezia il 26 luglio 1770, ivi morto il 18 gennaio 1821. Iniziò la carriera militare in qualità di "nobile di galera"; passò poi nella flotta a vela comandata da Angelo Emo e prese parte alla spedizione di Tunisi comportandosi molto valorosamente. Caduta la Repubblica veneta, l'imperatore d'Austria lo nominò tenente colonnello. Sotto il Regno italico prese parte alle operazioni contro Lissa (1810-11) al comando della fregata Corona. Il P. si difese eroicamente per alcune ore contro il fuoco delle fregate inglesi Cerberus e Belpoul, e soltanto quando constatò che la maggior parte dell'equipaggio era perduta, che le artiglierie erano distrutte e che la nave era in procinto di affondare, risolse di arrendersi. Fu fatto prigioniero e tradotto a Malta, ma gl'Inglesi, manifestando la più viva ammirazione per il valoroso ufficiale, gli lasciarono la spada a titolo d'onore. Restituito a libertà, il P. fu nominato da Napoleone capitano di vascello e decorato dell'ordine della Corona di ferro; ed ebbe il comando di una grande nave allora uscita dall'arsenale di Venezia. Nel 1814 fu posto a capo di una divisione di due fregate per dar la caccia ai Barbareschi nel Mediterraneo; ritornato al servizio dell'Austria, nel 1817 scortò al Brasile la figlia dell'imperatore destinata in sposa a quel principe ereditario. Morì dopo breve malattia quando stava per avere il comando delle forze navali dell'Adriatico.