BLEMMIDA, Niceforo (Νικηϕόρος ὁ Βλεμμύδης o Βλεμμίδης)
Filosofo e teologo bizantino del sec. XIII. Nato a Costantinopoli tra il 1197-1198, dopo la conquista latina, emigrò in Asia: studiò a Prusa, Nicea e Smirne, acquistando larghe cognizioni in teologia, logica e matematica: coltivò anche la medicina. Aggregato al clero di Nicea, poi monaco, divenne abate del monastero di S. Giorgio, indi del monastero da lui edificato ad Emathia presso Efeso, dove studiò e insegnò sino alla morte avvenuta circa l'anno 1272.
Prese parte alle controversie con i Latini sotto Giovanni III Duca Vatatze, e poté vantarsi di avere salvato l'onore della dogmatica ortodossa nelle dispute avute con i legati pontifici a Nicea nel 1234 e al Ninfeo nel 1250. Già interamente d'animo e di sentimenti antilatino, rivela migliore disposizione negli scritti sulla processione dello Spirito Santo indirizzati a Giacomo di Bulgaria e a Teodoro II Lascaris, che risalgono forse al tempo in cui pendevano trattative d'unione con Roma. L'autobiografia (Διήγησις μερική "racconto particolareggiato"), scritta nel 1264-65, malgrado il colorito soggettivo e rettorico, offre ricco materiale, in primo luogo per il giudizio sull'autore stesso, che fu di saldo carattere e rigidi principî, ma ombroso ed aspro; per cui si attirò molte inimicizie. Anche con la corte di Nicea, dove era assai stimato per la dottrina, specialmente da Teodoro II Lascaris (1254-1258), di cui era stato precettore, ebbe relazioni non sempre amichevoli.
Oltre a parecchie opere teologiche, di cui alcune ancora inedite, scrisse un'epitome logica e un'epitome fisica, che formano una sola epitome introduttoria (Εἰσαγωγικὴ ἐπιτομή) ed ebbero larga diffusione, due trattati di geografia (la Γεωγραϕία συνοπτική: è una parafrasi di Dionigi il Periegeta), gli opuscoli dell'anima, della fede, della virtù ed ascesi, dell'officio del re (Βασιλικὸς ἀνδριάς "statua regia"), un commento ai Salmi e poesie liturgiche e d'occasione.
Ediz.: Le opere del B. sono raccolte in Migne, Patrol. Graeca, CXLII, coll. 527-1634; gli opuscoli geografici anche in Müller, Geographi graeci minores, II, 458-470; Nicephori Blemmydae Curriculum vitae et carmina, ed. A. Heisenberg, Lipsia 1896 e supplementi di J. B. Bury, in Byzantinische Zeitschrift, VI (1897), pp. 526-37; X (1901), pp. 418-428; la corrispondenza con Teodoro II Lascaris, in Theodori Ducae Lascaris Epistulae, ed. N. Festa, Firenze 1894, pp. 290-329; ed. integra del Βασιλικὸς ἀνδριάς in K. Emminger, Studien zu den griech. Fürstenspiegeln, I, in Progr. des Maximilians-Gymnasiums. Monaco 1906.
Bibl.: A. Heisenberg, op. cit., Prolegomena, pp. vi-cx; K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Literatur, 2ª ed., Monaco 1896, pp. 445-449; G. Mercati, Blemmidea, in Bessarione, XIX (1915), pp. 226-238; M. Karapiperis, Νικιϕόρος ὁ Βλεμμιδης ὡς παιδαγωγὸς καὶ διδάσκαλος, in Νεα Σμόν, XV (1920), e XVI (1921); V. Grumel, Nic. Bl. et la procession du Saint-Esprit, in Revue de Sciences philosophiques et théologiques, XVIII (1829), pp. 636-656.